Quote pesce azzurro, Torquati scrive a Comune e Regione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una e mail sulle quote del pesce azzurro di Nazzareno Torquati, presidente del Ceimas, indirizzata a Fabio Urbinati, capogruppo Pd in Regione Marche, Piero Celani, vice presidente del Consiglio regionale, al sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e all’assessore alla pesca di San Benedetto Filippo Olivieri. Torquati ha allegato alla e mail lo stralcio del recentissimo Reg. UE n. 215 del 2018, che fissa la quota di pesca di pesce azzurro per il corrente anno in 112.700 tonnellate per Italia, Slovenia e Croazia, praticamente la stessa quota del 2017.
“Adesso è compito del governo italiano – scrive Torquati – trattare con i due Paesi slavi la loro ripartizione, visto l’ enorme spreco di pescato, circa 20.000 tonnellate sulle 41.000 totali, destinato all’ ingrasso dei tonni nelle gabbie situate al riparo delle loro isole. Anche perché è immotivata questa sproporzione tra quantità di pescato e popolazione croata che non raggiunge i 4,5 milioni di persone. Tenete presente che la flotta marchigiana e abruzzese sambenedettese con quella di Martinsicuro pesca annualmente intorno alle 5000/6000 tonnellate e quindi il grosso della produzione è soprattutto quella emiliana e veneta con circa 50.000 tonnellate. Mentre da noi una parte è stagionale con le lampare negli altri casi la pesca è esclusivamente a volante e quindi non tiene conto della pezzatura regolamentare del pescato e soprattutto la tecnica radente i fondali fa incetta di pescato non propriamente definibile pelagico. Anzi più è piccolo e più ha la caratteristica della loro gastronomia, i famosi sardoncini fritti che si mangiano in un sol boccone. Quindi a tirare le condizioni vanno rivisti i trattati con la Croazia e questo non può essere compito regionale ma nazionale”. Conclude Torquati: “Al massimo potete organizzare una conferenza internazionale per mettere a fuoco il problema, questo sì che sarebbe interessante fare”.

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