Referendum, "Perazzoli-Urbinati non è uno scontro", il ritorno di Pasqualini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovedì 1° dicembre alle ore 18,30 si svolgerà il confronto sul referendum del 4 dicembre tra il consigliere comunale Pd Paolo Perazzoli (schierato con il No) e il consigliere regionale Pd Fabio Urbinati (voterà Sì).  L’appuntamento si terrà nella sede Gregori di via Chiesa a Porto d’Ascoli, che riaprirà per l’occasione. Sarà scontro?

Riportiamo i passaggi salienti delle riflessioni di Gianluca Pasqualini, ex consigliere comunale democrat.

“Ci è sembrato giusto in vista dell’imminente campagna congressuale riaprire la sede storica del nostro Partito, facendo un incontro-dibattito sull’imminente referendum. Per informare chi vorrà partecipare, sulle ragione del Si e su quelle del No. Mi stupisco che negli ultimi tempi l’unica voce del Partito (diciamo quella parte a sud della città) sia l’ex segretario di circolo che dispensa buoni consigli, metodologie politiche, giudizi e critiche nell’operato di chi oggi deve portare avanti la battaglia politica del centrosinistra.

Nessuno vuole prendersi la segreteria del circolo, anticipare i congressi o quant’altro. Qui si sta agendo per riunire un partito dilaniato dalle divisioni, e non mi sembra importante se si possa essere tesserato al nord al centro o al sud, ci sembra giusto mettere in campo tutte le forze e impegnarsi per dare un vero nuovo corso di rinnovamento nei metodi e non delle persone.

L’invito semplice è quello di riappropriarci di un luogo storico per poter innescare quel senso di partecipazione che a Porto d’Ascoli ci ha sempre contraddistinto. A noi interessano le sorti della nostra città. Vogliamo recuperare quel senso di solidarietà che ci ha sempre fatto avere una marcia in più, un orizzonte da condividere.

Noi siamo consapevoli che è ora di finirla con le divisioni e mettersi tutti uniti ed agire con i fatti. Noi siamo quelli che in passato hanno criticato alcune azioni di grossi esponenti del Partito che non condividendo le scelte si sono create associazioni e movimenti personali, ed ora che anche loro sono nelle stesse condizioni fanno in egual modo movimenti ed associazioni per alimentare le divisioni.

E’ per questo che abbiamo invitato, i renziani della prima ora, quelli della seconda, i perazzoliani e quanti vorranno insieme dopo il referendum impegnarsi per poter tornare alla guida amministrativa della nostra amata Città. Tutti nessuno escluso, lavorando sui fatti e non sulle chiacchiere potremo davvero dare una svolta e metterci alle spalle le mille divisioni che ci hanno portato alle ultime sconfitte elettorali”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Irene Pivetti, prima all'AgroAlimentare poi in Municipio

Articolo Successivo

Il Comitato Piceno per il "No" il 2 dicembre chiude le iniziative in città