Referendum, Primavera: «Serve un coordinamento per il “no”»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Referendum sul taglio dei parlamentari. Domani sera alle 21.25, in Via Lombardia, incontro pubblico volto alla creazione di un coordinamento per il “no”.

Il voto referendario chiederà agli italiani di esprimersi sulla riforma della costituzione in materia di riduzione del numero di parlamentari. Se a prevalere sarà il voto positivo, essi scenderanno da 945 a 600: 400 alla Camera dei Deputati (230 in meno) e 200 al Senato (115 in meno).

«Complici le elezioni regionali – scrive l’ex consigliere Daniele Primavera – che hanno di fatto monopolizzato l’attività dei partiti e l’informazione, il referendum sul taglio della democrazia è stato per molti mesi sostanzialmente ignorato dai cittadini. Nelle ultime settimane, però, ho notato un crescente interesse da parte dell’opinione pubblica e il proliferare di posizioni finalmente lucide e riflessive. La notizia è che 183 costituzionalisti hanno annunciato il loro no al referendum, voci che si aggiungono alle già numerose della società civile e del parlamento, in dissenso coi propri partiti. Nella provincia di Ascoli, tuttavia, poche sono state le occasioni di approfondimento, se si esclude il bell’incontro con Gregorio De Falco alla Festa Rossa.

A me pare che sia urgente aggregarsi e costituire, se non un comitato formale che oggi sarebbe tardivo, almeno un coordinamento che abbia alcuni obiettivi principali. Tra questi, organizzare uno o due incontri pubblici invitando uno dei costituzionalisti oggi schierati per il no, gestire le attività ordinarie, ad esempio le affissioni negli spazi assegnati e l’eventuale produzione del materiale se non centralmente fornito da Roma, proporre banchetti e incontri di approfondimento, anche con oratori del territorio, nelle città più piccole della provincia o nei quartieri delle città».

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