L’Usb: “I sanitari marchigiani non hanno ancora ricevuto alcun premio”

omaggio

“Gli “eroi” della sanità pubblica delle Marche, a differenza di quanto accaduto in altre regioni, ancora non hanno ricevuto alcun “premio” per l’attività prestata durante la fase più critica della pandemia da COVID dove, nonostante la grave carenza di professionisti sanitari esistente, hanno affrontato l’emergenza con responsabilità e senso del dovere sobbarcandosi, come fanno da anni, tutto il peso dell’assistenza e l’onere della tenuta della sanità marchigiana” Lo dice l’Usb Marche.

”Ma oltre al mancato riconoscimento economico occorre sottolineare che non si è nemmeno proceduto ad assunzioni di personale, assunzioni che avrebbero evitato il prolungarsi delle chiusure di reparti e la ulteriore riduzione dei posti letto ospedalieri e delle prestazioni territoriali”

“Anche la questione sicurezza con carenza dei DPI non è ancora non del tutto risolta, lavoratori segnalano che in alcuni ospedali c’è carenza addirittura di guanti.Niente riconoscimento economico quindi e nemmeno dei diritti contrattuali per lavoratori che da anni subiscono tagli al salario accessorio e rinnovi contrattuali offensivi. CCNL lo ricordiamo già scaduto” spiega il sindacato

“Intanto i reparti chiusi non sono stati riaperti né attivati per sanare il gap di posti letto tagliati nell’ultimo decennio, come ad esempio in Av5, un reparto pronto per essere utilizzato come sub-intensiva e intensiva con camere a carica negativa (nell’ ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno) con oltre 18 Posti letto inspiegabilmente ancora inutilizzato e dimenticato nel Piano Regionale di aumento dei posti letto di intensiva e semintensiva” prosegue Usb

“Solo per pochi lavoratori sono state corrisposte le indennità previste e stanziate dal governo! Come USB abbiamo chiesto che in una Pandemia ancora in atto a tutti i lavoratori a contatto con utenza debba essere riconosciuta tale indennità di malattie infettive.
La politica sanitaria deve essere totalmente modificata con le risorse economiche integralmente dedicate alla sanità pubblica; basta appalti, basta privato convenzionato” concludono.

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