Riforma sanitaria, Castelli: “Servirà a riequilibrare lo storico sotto dimensionamento del Piceno”

Incontro oggi a Palazzo dei Capitani tra la Regione e i sindaci per spiegare la riforma del sistema sanitario
“Una legge che riassegna autonomia organizzativa ai territori e che conferisce ai sindaci poteri e funzioni inediti. Una legge particolarmente propizia per la provincia di Ascoli Piceno perché finalmente consentirà di recuperare le risorse che tra Ascoli  e San Benedetto vengono impiegate per curare i pazienti non marchigiani, specie abruzzesi, che vengono nelle nostre strutture.Su 88 milioni di mobilità attiva del sistema sanitario marchigiano, ben 28 milioni (circa il 30%), vengono sviluppati nell’Area Vasta 5 del Piceno” dice l’assessore Guido Castelli.
“Ovviamente, accanto alla riforma, dovremo redigere il nuovo piano sanitario sulla base del quale riallestire l’offerta di salute. Nelle Marche e nel Piceno. Deve essere quella, insieme alla nuova legge, l’occasione per riequilibrare lo storico sottodimensionamento che, in termini di risorse, ha contraddistinto il Piceno”
“Abbiamo ereditato, specie nell’ambito sanitario, una situazione pesantissima. Soprattutto per quanto riguarda il personale e la pianta organica. Ora dobbiamo risalire la china. Lo faremo. Non sarà facile ma ci assiste la convinzione di essere dalla parte del giusto” ha concluso.
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