Rigettata autorizzazione ambientale per l’impianto gestito dall’Uniproject

MALTIGNANO – La provincia di Ascoli Piceno ha rigettato la richiesta di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), documento fondamentale per il proseguo dell’attività di trattamento rifiuti pericolosi e non pericolosi nell’impianto per il trattamento dei rifiuti, in Via Bonifica a Maltignano, attualmente gestito dall’Uniproject.

“Anche in questa occasione il Comune di Maltignano intende mantenere il medesimo contegno di sempre, di correttezza, serietà e sobrietà per cui, se da un lato, evita facili ed inutili trionfalismi, dall’altro lato deve sottolineare come questa importante e forte decisione della provincia di Ascoli Piceno – si legge in una nota a firma del sindaco Falcioni e del vicesindaco Spurio – debba essere considerata (anche) un punto di svolta di tanti anni di lotte dell’amministrazione comunale per i gravi disagi che l’impianto ha comportato alla propria popolazione, particolarmente dell’agglomerato di Caselle, per anni costretto a subire, specie durante la stagione estiva, maleodori al di sopra della normale tollerabilità. Il Comune ha confermato e conferma, considerati i disagi patiti dalla popolazione, l’esondabilità del sito in cui l’impianto si trova, l’eccessiva prossimità alla frazione di Caselle di Maltignano – una frazione di oltre mille abitanti, dove insistono siti sensibili tra cui, su tutti, una scuola dell’infanzia – la necessità di una soluzione radicale; e tale è stata la posizione mantenuta dal Comune in tutte le sedi istituzionali, esprimendo sempre il proprio motivato e giustificato parere contrario allo svolgimento della attività di trattamento di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi in quell’impianto”.

“Evidentemente l’iter amministrativo ha, per ora, riscontrato l’incompatibilità di tale attività così come ora concepita e svolta, dal punto di vista tecnico e, quindi, dà ragione alla forte ed intransigente posizione costantemente e coerentemente tenuta dal comune di Maltignano. Nel contempo non possiamo non stigmatizzare la recente levata di scudi di alcune associazioni o enti che se da una parte legittimamente prendono posizione schierandosi dalla parte degli interessi delle imprese che dovranno trovare, almeno per adesso, altro sito ove consegnare i propri rifiuti, trascurano totalmente di specificare in quale misura e quale quota l’impianto servisse il nostro territorio e in quale quota, invece, serve anche il resto d’Italia (raggiungendo le dimensioni e “il peso” insostenibili che si è lasciato gravare sui cittadini di Maltignano) e non citano per nulla il comune di Maltignano e gli interessi dei suoi cittadini, fino ad ora lasciati completamente soli a fronteggiare l’immensa e gravosissima problematica caricata tutta sulle loro spalle anche con l’assenso di tutti quegli enti interessati a tenere sul territorio un impianto come questo in causa. E’ allora bene che si sappia che ora più che mai, i cittadini di Maltignano dichiarano con forza di non essere più disposti ad ospitare attività che non garantiscano sicurezza ambientale, rispetto delle popolazioni del territorio e dei loro diritti; l’amministrazione comunale chiederà quindi a tutti gli enti interessati, di essere direttamente coinvolta e partecipare ad ogni tavolo dove ora, si legge, si discuterà del problema e della sua eventuale risoluzione che, nel caso, non può prescindere anche dal tener conto del disagio già patito. Il comune ha sempre rispettato le attività in essere, le maestranze coinvolte, i cittadini hanno coscienziosamente evitato pubbliche manifestazioni ed azioni eclatanti comunemente etichettate come demagogiche e populiste svolgendo, invece, una protesta civile e silenziosa; ora, visti i perduranti ed ufficializzati problemi, non è francamente possibile chiedere a tale già provata popolazione, alcun ulteriore sacrificio come pure non sarà possibile chiedere loro di sopportare ulteriori disagi o vivere nell’incertezza e nella paura sulla sicurezza ambientale e sulla tutela della salute pubblica”.

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