RisorgiMarche, il festival di Neri Marcorè che ha ridato vita alla montagna

ASCOLI PICENO – Adesso sulla sua pagina Facebook di Neri Marcorè c’è anche chi, nei commenti, scrive “santo subito”. Marchigiano doc e tifosissimo dell’Ascoli, ha avuto la brillante idea di RisorgiMarche. Magari il primo a schermirsi è proprio lui, artista dirompente ma uomo schivo. Eppure è riuscito a portare oltre 80mila persone al festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma, ”guidandole” in marce anche di chilometri per i prati e i pianori dei Sibillini per raggiungere i palchi naturali dove dal 25 giugno al 4 agosto si sono esibiti artisti amici come Niccolò Fabi, Malika Ayane, Daiana Lou, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Bungaro, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa, Brunori Sas, Max Gazzè, Francesco De Gregori.

Un’iniziativa travolgente, con tante piccole Woodstock che hanno rinvigorito la montagna prostrata dal sisma, affamata di turismo e di ripresa, con i borghi che chiedono solo di tornare a sperare. Non a caso la kermesse è partita da Arquata del Tronto, il comune ”martire” del primo sisma, per poi toccare Cingoli, Montegallo, Bolognola, Amandola, Fiastra, San Ginesio, San Severino Marche, Montefortino, Morro di Camerino, Montemonaco, Sefro, Visso, Pian dell’Elmo. “Ho personalmente stretto migliaia di mani, ricevuto abbracci, sono stato travolto da una valanga di affetto e riconoscenza, corrisposti. Mi restano nel cuore le testimonianze di chi, colpito dal terremoto, ha trovato nella manifestazione un lenimento al proprio dolore e la scintilla per accendere una nuova speranza; di chi ha deciso di venire nelle Marche per assistere ai concerti e ha scoperto una regione accogliente, viva, bellissima; di chi, marchigiano, non conosceva posti mozzafiato magari a un’ora da casa”, racconta Marcorè che spiega di essere stato spinto da un’esigenza morale e parla già di un movimento che non può e non vuole fermarsi. L’appuntamento è quindi per la seconda edizione nel 2018.

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