Sanguigni: "La mia proposta respinta perché gli scrutatori portano voti"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si mostra deluso Andrea Sanguigni, dopo il respingimento della sua proposta in commissione Affari Generali in merito ad un cambio di regolamento per la scelta degli scrutatori .

“Sto lavorando a questa proposta da novembre – afferma il consigliere di minoranza – e sulla scia di diversi comuni italiani, tra cui Fermo, ho pensato di proporre delle restrizioni da applicare alla legge sulla selezione degli scrutatori. Non si tratta di andare contro la legge, ma di mettere delle limitazioni per fare in modo che il criterio non sia più la raccomandazione. Io ho chiesto un’autocertificazione di disoccupazione da presentare da parte di chi è già iscritto alle liste degli scrutatori, in modo che chi è senza lavoro possa avere la precedenza. Inoltre ho espresso la volontà di avere nei seggi uno scrutatore con almeno due anni di esperienza per facilitare il lavoro”.

Nella riunione della Commissione Affari Generali dell’11 aprile la proposta di Sanguigni non ha trovato spazio. Anche la presidente della Commissione, Maria Rita Morganti, non si capacita: “Avevo chiesto con precisione quale fosse la sede per iniziare un discorso in  tal senso e mi avevano assicurato che avremmo dovuto discutere noi la proposta di nuova regolamentazione. Durante la riunione, una volta inserito il punto all’ordine del giorno, mi sento dire che non è la sede giusta ma che se ne deve parlare in Commissione Elettorale”.

Sanguigni sostiene che molti si sono coperti dietro ad un dito: “Ho ricevuto alcuni no borbottati perché dicono che è una soluzione troppo complicata e va ad aggravare il lavoro della macchina comunale, alcuni sostengono che non si può fare o che c’è già una legge in merito. La legge c’è ma bastava mettere delle restrizioni cambiando il regolamento comunale”.

Non si arrende comunque il consigliere e si dichiara pronto a fare una mozione per richiedere che la Commissione elettorale si riunisca e cambi il regolamento. “Già due anni fa  – continua – i consiglieri Marinucci (Verdi) e Marucci (M5S) fecero una mozione che venne respinta e la motivazione era che la proposta doveva passare prima in Affari Generali. Questo fa capire che non c’è volontà perché ci sono interessi dietro: gli scrutatori portano voti”.

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