Sanità, anche Urbinati risponde a Castelli: “Polemica sterile e stucchevole”

ASCOLI PICENO – Non si ferma la polemica tra il Pd e il sindaco di Ascoli Castelli sulla questione sanità in riferimento alla riorganizzazione dei posti letto dell’Area Vasta 5. Dopo Ameli e Agostini, anche il capogruppo in consiglio regionale, Fabio Urbinati, replica al primo cittadino.

«Sulla Sanità il sindaco Castelli solleva una polemica sterile e stucchevole – esordisce Urbinati -. Il riequilibrio di posti letto è avvenuto secondo le norme di legge che pongono come criterio per la distribuzione dei posti letto un indice di 3,70 posti letto per ogni mille abitanti. L’area vasta 5 è già sopra  il criterio numerico, contando 3,76 posti letto per ogni mille abitanti, dunque non capisco a cosa faccia riferimento Castelli quando parla di tagli. A lui che loda l’operato dell’amministrazione Spacca – prosegue il capogruppo – vorrei ricordare che i circa 54 posti letto in più previsti per l’area vasta del Piceno, per buona parte relativi all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto, sono stati solo assegnati dalla precedente Giunta e mai attivati. È stata l’attuale Giunta a renderli operativi. Sono stati infatti attivati 45 nuovi posti letto grazie all’inaugurazione del reparto di Geriatria ed al percorso di Cardiologia a San Benedetto. Suggerirei dunque a Castelli – aggiunge ancora Urbinati – di essere orgoglioso e soddisfatto se finalmente all’area vasta 5 è stato dato ciò che le spettava da tempo. È un fatto però che – dettaglia Urbinati – parte dei 3,70 posti letto per mille abitanti sono in parte utilizzati da cittadini provenienti da fuori regione. Il prossimo impegno della Regione sarà, dunque, riconoscere all’area vasta 5 durante la stesura dei budget l’ammontare della mobilità attiva».

In merito ai 200 milioni di euro di virtuosità economiche generati dall’amministrazione Spacca, come citato da Castelli, Urbinati precisa: «Forse Castelli dimentica che si trattava di risorse indisponibili, essendo un avanzo vincolato e che solo l’attuale amministrazione è riuscita a sbloccare, rendendole utilizzabili».

Rispetto all’ospedale unico provinciale, Urbinati contrattacca: «Auspico che le forze politiche del territorio abbiano la capacità di fare sistema ed autodeterminarsi rispetto alle scelte future in Sanità. Invece di puntare il dito contro la Regione, Castelli dovrebbe chiedere al suo collega di partito come mai ad un anno e mezzo dal suo insediamento al Comune di San Benedetto non siano ancora riusciti a dare una governance alla Conferenza dei sindaci, lo strumento più efficace ed incisivo a disposizione dei territori per intervenire sulle scelte. Io da rappresentante dei cittadini piceni – sottolinea Urbinati – ho un’idea ben precisa di quella che deve essere la Sanità locale, così come anche la Giunta regionale, che come da impegni presi con la popolazione sta gestendo nel migliore dei modi la transizione verso gli ospedali unici provinciali. Spero dunque che la Conferenza dei sindaci si esprima in merito, come già fatto dalla Conferenza dei sindaci di Macerata, che ha deliberato sull’ubicazione della nuova struttura ospedaliera, anche con il voto di Civitanova Marche, governata dal centrodestra”.

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