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Sanità, Celani sull’ospedale unico del Piceno: “Non è la panacea di tutti i mali”
- POLITICA
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Fabio Nazzari
- 7 Settembre 2017
ASCOLI PICENO – Il consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani chiede un passo indietro al governatore delle Marche Luca Ceriscioli sul fronte della riforma sanitaria. Questa infatti porterà alla realizzazione di un nuovo ospedale unico al posto degli attuali due di Ascoli e San Benedetto. “L’ospedale unico non è la panacea di tutti i mali” ha affermato Celani.I primi effetti negativi della riforma, secondo il consigliere di Forza Italia, si sono visti già quest’estate. “Il Pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto è andato in tilt – spiega Celani-. Decine e decine di pazienti a fare lunghe file. Eppure non occorreva uno studioso di flussi demografici per sapere che San Benedetto, nel periodo estivo, triplica il numero degli abitanti. Alcune sale operatorie del Mazzoni di Ascoli, dopo appena un anno dalla loro inaugurazione, dovranno prossimamente essere chiuse, per riparare i pavimenti. Ma questo altro non è stato che uno dei tanti capitoli di una gestione deficitaria che da anni, purtroppo, sta penalizzando gli ascolani e i sambenedettesi”.
Celani parla di interi reparti chiusi o accorpati nel periodo estivo per mancanza di personale, servizi che vengono smantellati anzichè potenziati nella logica del tutto ad Ancona e le due strutture, Mazzoni e Madonna del Soccorso, continuamente depauperate. “La scienza medica, oggi, ci dice che per curare i guai del corpo occorrono strumenti all’avanguardia, personale specializzato, servizi al passo coi tempi – continua Celani – e non con gli annunci di un ospedale che, forse, verrà. E mentre il domani resta domani, l’oggi viene progressivamente smantellato, depotenziato – conclude l’esponente di Fi-. Ma la Regione ed il suo presidente tirano dritto. Senza ascoltare le sacrosante esigenze della popolazione del sud delle Marche. Cristo si è fermato a Eboli, scrisse Carlo Levi, ma noi non vorremmo che la sanità, marchigiana, si fermasse ad Ancona. Ceriscioli riveda la riforma”.
