Sanità, i sindacati proclamano lo stato di agitazione: “La situazione è drammatica”

 La R.S.U e le sigle sindacali F.P/CGIL, CISL/F.P., UIL/FPL, FIALS e UGL SALUTE dichiarano lo stato di agitazione del personale dipendente e a programmare eclatanti iniziative di protesta affinchè “Cessi la discriminante attribuzione di risorse finanziarie perpetrate per decenni in danno a questo Territorio in cui è insediata oltre il 50% della sanità privata delle Marche a dimostrazione di quanto sia poco competititivo il servizio sanitario pubblico” spiegano i sindacati in una conferenza stampa questa mattina.

“Lavoro straordinario imposto senza il pagamento di alcun compenso bensì indennizzato, a futura memoria, con riposi compensativi i quali, cumulati alle giornate di ferie, hanno prodotto un credito, per tantissimi dipendenti, di oltre 90 giorni di congedo ordinario; turni di riposo cancellati; giornate di permesso autorizzate a condizione che i dipendenti non si allontanino dal comune di residenza in quanto possono essere richiamati in servizio in qualsiasi momento; indennità per malattie infettive concessa non a tutti gli operatori del Reparto, ma solo a chi è costretto a rimanere a casa perchè infetto da COVID 19; retribuzioni sostanzialmente inferiori a quelle dei colleghi delle altre Aree Vaste delle Marche a causa della mancata assegnazione di progressioni economiche orizzontali; attribuzione di performance individuale per 693,25 euro annui in meno rispetto ai colleghi delle altre province; diritti contrattuali violati per anni; mancata applicazione di istituti economici sanciti dal CCNL” spiegano le organizzazioni sindacali

“Questi sono alcuni dei disastrosi riflessi per la mancata applicazione, da parte della Regione Marche e dell’ASUR, della Legge Regionale n. 8 del 21/03/2017.Paradossale e grottesca è la circostanza che una Regione non applichi la legge che essa stessa ha emanato.

“In 19 anni di gestione ASUR, la quale avrebbe dovuto armonizzare la qualità del servizio sanitario ed il trattamento economico del proprio personale, ai dipendenti dell’Area Vasta 5 sono stati assegnati ben 28.319.262,50 mila euro in meno rispetto ai colleghi delle altre Aree Vaste della Regione, corrispondenti ad euro 13.171,75 per ciascun operatore. Il percorso virtuoso di riallineamento delle retribuzioni iniziato con i Rappresentanti della Regione e dell’ASUR in data 19/07/2022, che ha prodotto una prima seppur modesta attribuzione di risorse pari a 266.000 mila euro annui, si è bruscamente interrotto verosimilmente a causa delle anticipate elezioni politiche che hanno comportato una modifica della composizione della Giunta Regionale la quale, attraverso il diretto intervento del Presidente e dell’Assessore Regionale alla Sanità, chiediamo venga riavviato con assoluta tempestività in considerazione delle imminenti scadenze e dell’impossibilità per l’Area Vasta 5 di procedere ai pagamenti delle indennità contrattualmente dovute al personale” concludono.

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