Sei arresti e mezzo chilogrammo di “fumo” sequestrato

ASCOLI PICENO- I Carabinieri della Stazione di Acquasanta Terme hanno tratto in arresto P.D., 35enne del luogo, per evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo infatti, nonostante fosse già sottoposto a misura cautelare domiciliare, veniva sorpreso dai militari nel centro di Ascoli Piceno, mentre visitava tranquillamente i mercatini di Natale noncurante degli obblighi cui era sottoposto.

I Carabinieri della Stazione di Ascoli Piceno, invece, hanno tratto in arresto due cittadini italiani, S.A, ascolano classe 1973 e M.C., campana classe 1974, pizzicati nei pressi della Stazione Ferroviaria in possesso di circa mezzo chilo di hashish. I due, infatti, nella giornata di sabato venivano sorpresi mentre caricavano sull’autovettura in uso al soggetto ascolano, il prezioso carico di stupefacenti destinato ad essere spacciato per animare le festività natalizie di qualche cliente. Ovviamente dopo l’arresto dei due pusher, la sostanza stupefacente è stata sequestrata per essere sottoposta alle analisi di laboratorio del caso.

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Ascoli Piceno, invece, venivano coinvolti in un pericoloso inseguimento nelle vie di Monticelli, allo scopo di fermare F.A., ascolano classe 1974. L’uomo, già sottoposto al regime della libertà controllata dal Tribunale di Macerata, in palese spregio delle disposizioni della Magistratura che gli impedivano di uscire dal centro abitato e mettersi alla guida di veicoli perché sprovvisto di patente, all’atto del controllo intimato dai militari iniziava una pericolosa gimcana tra i semafori e le rotonde dell’ospedale. Solo la bravura e la pervicacia dei Carabinieri riuscivano a consentire di fermarlo senza causare incidenti o investimenti nonostante la guida spericolata del soggetto, e trarlo in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. 

Sempre i militari dell’Aliquota Radiomobile di Ascoli Piceno, in ultimo, davano esecuzione a due ordini di custodia cautelare nei confronti di B.H., marocchino classe 1981 e L.B., rumeno classe 1990, già coinvolti nella rissa avvenuta in occasione del ponte per la festività dei morti, a novembre scorso. 

I due pregiudicati, nonostante le misure restrittive della libertà personale alle quali erano già sottoposti, ovvero il divieto di incontrare pregiudicati e di uscire nelle ore non lavorative, si rendevano protagonisti di numerose inosservanze puntualmente rilevate e documentate dai Carabinieri tal che la Magistratura, opportunamente informata, emetteva provvedimento di aggravio delle misure che hanno aperto, per entrambi, le porte del carcere di Marino del Tronto.

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