Sgarbi infastidito dai treni a San Benedetto durante la premiazione del “Riviera delle Palme”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “E’ triste questa città con questi treni, andiamocene a Francavilla”. Treni e ancora treni sferragliano sulla ferrovia mentre alla Palazzina Azzurra  si svolge la cerimonia finale del premio letterario “Riviera delle Palme”.  Nessuno lo nasconde: il rumore delle carrozze comanda sulle parole. I discorsi si interrompono. Vittorio Sgarbi lo sa. C’è già stato. Sembra infastidito e invece ironizza, gioca con le parole. “Belle le Marche, bella l’alta velocità”, così dopo il sesto convoglio transitato nel giro di un’ora.

I sambenedettesi sono abituati a parlare mentre i treni passano veloci o lenti. E qui, alla Palazzina Azzurra, hanno cantato Mina, Claudio Baglioni, Franco Battiato. E i treni passavano veloci o lenti.

E poi la premiazione dei vincitori della 34esima edizione del “Riviera delle Palme”: per la narrativa Giuseppe Sgarbi con l’opera “Lei mi parla ancora” (Skira) e per la saggistica Elido Fazi con “La bellezza di esistere” (Fazi Editore).

Giuseppe Sgarbi, ultranovantenne, è collegato via Skype alla Palazzina Azzurra con la figlia Elisabetta, mentre il figlio Vittorio ritira il premio dal presidente del “Riviera delle Palme” Leo Bollettini insieme alla presidente onoraria Antonietta Lupi, all’assessore alla cultura di San Benedetto Annalisa Ruggieri, a Stefano Papetti e al sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci. Fine corsa.

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