Si cerca ancora di salvare Villa Sgariglia dall’abbandono

ASCOLI – Il complesso di Villa Sgariglia, alle porte della città, è ancora abbandonato.  Fino a poco tempo fa nella struttura c’era un albergo con 90 letti ed è stato teatro di ricevimenti di matrimoni e tante feste.

Venne anche realizzato un gazebo, dove, al momento, tutto giace abbandonato e preda di topi e altri animali: si possono notare, all’interno, suppellettili accatastati. La chiesa, dedicata a Maria Assunta, sul retro della struttura è ancora chiusa e con notevoli danni derivati dal sisma. Le campane della chiesa sono state trafugate dopo l’ultima celebrazione religiosa che del 15 agosto, giorno della festa dell’Assunzione.

Anche i terreni, un tempo utilizzati per la coltivazione dell’oliva tenera ascolana e per l’uva, sono desolatamente abbandonati e senza più possibilità di creare frutti.

Il perito agrario Franco Passarini, la cui famiglia per anni si occupò della gestione di Villa Sgariglia nel periodo di massimo splendore della struttura,  ha annunciato che presto si incontrerà  con il sindaco Fioravanti per esporre le problematiche del posto. « Quei terreni  non hanno avuto più un serio programma agrario serio per salvaguardare anche il patrimonio colturale» spiega, « C’è bisogno di intervenire immediatamente e con criterio, altrimenti in quei terreni rimarrà soltanto desolazione con  danni sia economici ma anche nei confronti delle nostre tradizioni».

«Le piante di oliva sono anche state infettate dai parassiti, per non parlare delle tante erbacce e con la struttura che giace abbandonata da anni» spiega Passarini.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Iniziano i lavori in piazza Sant'Agostino. Le modifiche al traffico e alla sosta

Articolo Successivo

«Cumuli di inerti troppo alti». Nuova segnalazione dall'Agraria