Silvia Giorgi (Isc Solestà-Cantalamessa): “La scuola sia la base per un futuro di crescita e miglioramento”

ASCOLI – «Vorrei  che, il nuovo anno scolastico fosse l’occasione non soltanto per far ripartire la scuola, ma per considerarla come la base per un futuro di miglioramento e di crescita». Lo dice la dirigente dell’Isc”Borgo Solestà-Cantalamessa” Silvia Giorgi in vista della ripresa dell’anno scolastico di settembre.

«La didattica in presenza si farà finché sarà possibile, purtroppo il rischio zero sarà impossibile da avere, perché la convivenza renderà improponibile l’idea di una situazione che sia del tutto sterile»dice la dirigente, « Abbiamo lavorato in questi mesi con i tecnici  e stiamo riorganizzando il tutto e sulla base dei dati numerici delle classi, abbiamo individuato i locali giusti e, dove ci sarà bisogno, il Comune ha dato la disponibilità a lavori che riguarderanno l’eliminazione dei divisori, per fare di due aule una unica» prosegue «Anche le ricreazioni dovranno essere controllate: quelle che erano determinate consuetudini non saranno più le stesse» aggiunge.

«Riusciremo ad organizzare la mensa nei refettori nelle scuole dell’infanzia con dei turni, mentre per quella a tempo pieno forse si opterà per la consumazione all’interno dell’aula per evitare naturali assembramenti» evidenzia la dirigente. Ci auguriamo un incremento del personale  ausiliario perché la vigilanza sugli ingressi e sui piani sarà importante, così come per l’igienizzazione» spiega la dirigente.

Per quanto riguarda i progetti didattici « Proseguiremo il progetto Lettura anche attraverso una biblioteca online che supporterà quella fisica già presente» sottolinea la dirigente, « Aggiorneremo altri progetti  europei per poterli rendere attuabili, come il Freedom to learn, che prevede l’incontro con ragazzi di altri Paesi. Confermiamo anche i progetti sull’educazione alla cittadinanza ambientale e quello musicale» evidenzia.

«Mi auguro, inoltre, che si provveda a non usare le scuole come seggio elettorale. Devono esserci sedi alternative, una razionalizzazione o l’uso delle palestre per consentire il voto» conclude la dirigente. Proprio su quest’aspetto la Regione si sta muovendo per individuare nuove strutture che possano diventare nuovi seggi.

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