Sisma, zona franca nei Comuni del cratere: Confindustria Ascoli soddisfatta

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Dopo un lungo periodo di appelli, proposte tecniche ed incontri pubblici, Confindustria Ascoli Piceno e l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli Piceno esprimono una cauta soddisfazione per l’annuncio del Governo di istituire una zona franca urbana nell’area del cratere.

Nel dettaglio verrà introdotta una zona franca urbana nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, in favore delle imprese aventi la sede principale o l’unità locale all’interno della stessa zona franca e che abbiano subito una contrazione del fatturato a seguito degli eventi sismici.

Tali imprese potranno beneficiare, in relazione ai redditi e al valore della produzione netta derivanti dalla prosecuzione dell’attività nei citati Comuni, di una esenzione biennale IRES e IRPEF (fino a 100 mila euro di reddito), IRAP (fino a 300 mila euro di valore della produzione netta) e IMU, nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dai regolamenti “de minimis”.

Dal 24 febbraio giorno in cui è stato organizzato il convegno “Rinascimento Piceno – Strumenti per il rilancio del territorio”, Confindustria Ascoli Piceno e l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli Piceno hanno sensibilizzato il Governo, il Commissario straordinario per il sisma ed i Parlamentari marchigiani sulla necessità di introdurre, nel più breve tempo possibile, misure straordinarie capaci di dare una concreta sterzata alla competitività delle imprese e all’attrattività dei territori colpiti dal terremoto.

Momento decisivo e qualificante di tutto il lavoro svolto in questi mesi, l’operazione di condivisione tra tutti gli stakeholder della provincia di un unico documento di proposte emendative al decreto sisma tra cui quella della zona franca urbana.

La decisione del Governo di istituire una “no tax area” è la dimostrazione che quando il Piceno è unito ed è capace di esprimere un’unica e forte “voce”, riesce a portare a casa importanti risultati per l’intera collettività.
Ma la partita sulla zona franca non è ancora finita, visto che non è ancora uscito il testo ufficiale della norma agevolativa.

Confindustria Ascoli Piceno e l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli Piceno rimandano quindi ogni giudizio definitivo nel momento in cui sarà reso noto il decreto sulle zone franche urbane e sono pronti a formulare – se necessario – ulteriori proposte correttive.

“Non nascondiamo la nostra soddisfazione per il traguardo raggiunto – afferma il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Mariani. La nostra Associazione si è da sempre battuta per l’introduzione di una zona franca urbana e l’annuncio del Governo premia l’impegno profuso in questi mesi insieme all’Ordine dei Dottori commercialisti con il sostegno dei principali stakeholder del territorio”.

“Bisogna comunque rimanere prudenti e vigili – continua il Presidente Mariani – perché non sono ancora chiari gli ambiti applicativi della norma. Mi auguro infatti che il testo definitivo consideri tutti i settori economici, non escluda le città più importanti del cratere e che non sia eccessivamente penalizzante rispetto al vincolo della riduzione del fatturato”.

“Il 2017 sarà un anno decisivo per la ripartenza del nostro sistema economico – conclude il Presidente Simone Mariani. Oltre alla zona franca verranno attivati i bandi regionali e nazionali relativi all’Accordo di programma Valle del Tronto – Val Vibrata, atteso per fine aprile, la legge 181 per l’area del cratere e misure agevolative regionali dedicate all’energia, al turismo e alla manifattura 4.0. Su tutte queste agevolazioni la struttura di Confindustria Ascoli Piceno è impegnata sia in un’attività di lobby e di confronto con gli enti di riferimento sia in un’attività di consulenza alle imprese”.

“Dobbiamo dare merito al Governo – afferma Carlo Cantalamessa, Presidente l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli Piceno – di aver mantenuto la promessa sulla zona franca urbana e di avere introdotto delle misure straordinarie come il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, una norma agevolativa prevista oggi solo per il Mezzogiorno che potrà essere di supporto alle imprese del cratere. Riteniamo però che il Governo debba fare tutto il possibile per ottenere dall’Unione europea strumenti agevolativi come la zona economica speciale con cui consentire l’afflusso di investimenti anche di grandi gruppi industriali in un territorio gravemente colpito dalla crisi e dal terremoto. Solo con l’occupazione e la drastica abolizione della insana burocrazia i nostri territori potranno avere una ripresa certa”.

“Siamo molto contenti del lavoro svolto insieme a Confindustria Ascoli Piceno – conclude il Presidente Cantalamessa – a testimonianza che il gioco di squadra è sempre vincente. Siamo convinti, infatti, che solo recuperando il senso di appartenenza ad una stessa comunità, sarà possibile rendere attrattivo il Piceno, con l’obiettivo di favorire nuovi insediamenti produttivi che possano creare lavoro e benessere per tutti”.

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