Sorge: “La giunta Piunti subalterna al sindaco di Ascoli Castelli”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Inizio la mia controreplica rispondendo a Piernicola Cocchiaro con cui nel recente passato ho avuto modo di collaborare, rappresentadogli tutta la mia stima per quanto ha fatto per la nostra città. Ha trasformato il Molo Sud in un museo a cielo aperto”. L’ex assessore alla cultura Margherita Sorge e attuale presidente del Pd di San Benedetto ribatte a Piernicola Cocchiaro, organizzatore di Scultura Viva,  all’assessore in carica alla cultura Annalisa Ruggieri e alla presidente della commissione cultura Rosaria Falco.

Sorge a Cocchiaro: “Devo però far notare che la sua dichiarazione appare come una difesa d’ufficio dell’amministrazione con cui oggi collabora, e rende ragione solo del cambiamento del nome del Simposio, di cui prendiamo atto. Cocchiaro non dice nulla della riduzione del finanziamento all’attuale “Festival dell’Arte sul mare” operato da Piunti.

Allora o la qualità dell’evento a partire dall’edizione di quest’anno non sarà più la stessa potendo contare su un minor sostegno economico, oppure l’architetto Cocchiaro è stato in grado di fare il
miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci con quello che passa il convento, la metà di quanto percepiva quando amministravamo noi, per cui ci inchiniamo a cotanta bravura”.

Le accuse della Sorge: “Nel mio intervento ho posto due interrogativi all’attuale amministrazione di centrodestra. Il primo riguardava il conflitto d’interessi relativo alla presentazione dei due libri dell’assessore Baiocchi e del consigliere di maggioranza Balloni nell’ambito della rassegna istituzionale del Comune di San Benedetto del Tronto “Incontri con l’autore”.

Nel secondo ho chiesto conto del compenso riconosciuto all’Associazione Giovane Europa per l’allestimento della mostra “Uomo in mare” di cui ancora non si conosce l’importo. Mi è stato risposto che il problema è nel centro-sinistra i cui consiglieri e assessori non hanno avuto la capacità di scrivere libri.

Ringrazio sentitamente le repliche stizzite dell’Assessore Ruggieri e della Presidentessa della Commissione Cultura Rosaria Falco perché mi consentono di rincarare la dose ampliando il campo
della mancanza di etica politica dell’attuale amministrazione”.

Sorge contro Ruggieri: “In merito a ciò rispondo alla Ruggieri che mi taccia di provincialismo, che si vanta di aver privilegiato “eventi di spessore” e di aver allargato “gli interlocutori rispetto ai soliti noti del passato” e che accusa la sinistra “di essere abituata a scegliere interlocutori per opportunità politica a fini elettorali”:
cara Assessore ci è giunta voce che Lei è stata la testimone di nozze di Maria Brandozzi, presidente dell’ associazione “Giovane Europa” alla quale senza passare per il Comitato Arti visive e, per quello che ci risulta, senza nessun atto politico di assegnazione, è stato concesso l’uso della palazzina azzurra per tre mesi e l’organizzazione della Mostra “Uomo in mare” il cui costo è ancora ignoto.

Risponde a verità quanto è giunto alle nostre orecchie? Per di più a noi risulta che il marito della Brandozzi sia in Ascoli un noto esponente di Fratelli d’Italia. Assessore Ruggeri ha anche il coraggio di dirci che noi abbiamo scelto gli interlocutori per opportunità politica? Ribadisco la vostra subalternità politica e culturale nei confronti della destra ascolana e di Castelli. Siete voi a far lavorare gli amici degli amici”.

Sorge contro Falco: “A Rosaria Falco, la quale ovviamente evita di entrare nel merito delle questioni, ricordo che l’attuale amministrazione ha affidato l’organizzazione del Premio Truentum, evento istituzionale per eccellenza del nostro Comune, all’associazione culturale “SiAmo San Benedetto” diretta emanazione della lista in cui è stata eletta la consigliera e con la quale siede in consiglio comunale, e della quale associazione mi risulta essere Presidente Antonino Falco”.

Sorge contro Ruggieri e Muzi: “Colgo l’occasione per rispondere all’assessore Ruggieri e al consigliere Muzi che si vantano di aver dimezzato la spesa per il cartellone estivo rispetto alla passata amministrazione. Vi ringrazio a nome del centrosinistra per aver ricordato alla cittadinanza che noi abbiamo investito nel 2014 € 206.330 e nel 2015 € 211.700 contro i vostri € 108.000 del 2017 nel palinsesto estivo.

La prendo come una nota di merito. Per noi la cultura non è una spesa che grava sulla collettività, ma un investimento in favore della nostra comunità e del turismo. Ben venga il contributo dei privati quando ci aiuta a migliorare l’offerta pubblica.

A Muzi, che nel suo intervento ci ha dimostrato soprattutto di conoscere le moltiplicazioni e le divisioni, ricordandoci che in dieci anni abbiamo speso complessivamente € 245.000 per il Festival “Maremoto”, mediamente € 24.500 annui, ricordo che loro hanno versato € 25.000 all’Omega Live per l’organizzazione del concerto di capodanno della band ascolana “La Rua”. In quell’occasione non abbiamo detto nulla perché crediamo che sia compito dell’amministrazione promuovere eventi fruibili gratuitamente da tutti e non solo da coloro che possono permettersi di pagare l’ingresso ad un concerto, ad una
rappresentazione teatrale, ad una mostra”.

“E’ qui – la mette giù chiara Margherita Sorge –  lo spartiacque ideale tra la destra e la sinistra. Per la destra la cultura, l’istruzione e le politiche sociali, la sanità devono essere lasciate all’iniziativa privata e non devono gravare sulle casse dello Stato o degli Enti locali. Chi ha soldi può permettersi di accedervi, gli altri restano esclusi. Noi del centrosinistra siamo convinti che il compito del pubblico non sia solo quello di riscuotere dai cittadini le tasse, ma quello di migliorare la qualità della vita restituendo alla collettività in termini di servizi quanto incassato.

L’istruzione, la cultura, le politiche sociali sono settori strategici su cui investire e non tagliare. Compito di una buona amministrazione è quello di promuovere non solo la fruizione degli eventi culturali da parte della popolazione, ma anche e soprattutto la produzione degli stessi da parte di associazioni radicate nel territorio.

Le associazioni sambenedettesi negli anni passati hanno ampiamente dimostrato di saperlo fare mentre oggi vengono abbandonate a se stesse in una logica puramente di mercato che appartiene per sua natura all’imprenditore privato, ma che risulta essere riduttiva e poco consona al ruolo di sostegno e di stimolo che dovrebbe avere l’iniziativa pubblica.

Concludo con un noto aforisma: invece di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri,accorgetevi della trave che è nei vostri occhi, per il bene della comunità che amministrate”.

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