Spese facili in Consiglio, proscioglimenti annullati: c’è anche Castelli

ANCONA -Ribaltata la sentenza nel procedimento per le cosiddette spese facili in Consiglio regionale delle Marche. La Cassazione ha annullato 56 proscioglimenti (tra cui il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli) decisi dal gup di Ancona per l’accusa di peculato per consiglieri regionali ed ex (la maggior parte) o addetti ai gruppi.

I giudici hanno accolto il ricorso della Procura di Ancona e ora, per gli interessati, si tornerà in udienza preliminare. Non si conoscono ancora le motivazioni del verdetto ma il procedimento iniziale contro 66 imputati, spezzettato in varie tranche, si complica. In cinque erano stati assolti in abbreviato (tra cui l’ex presidente Spacca e il segretario del Pd Comi Marche) e attendono l’appello. Per sei dei 61 imputati in Cassazione, prosciolti dalla gran parte delle accuse e rinviati a giudizio per pochi addebiti, si prospetta un doppio binario: un’altra udienza gup e il processo in Tribunale che ha già assolto tre di loro. Restano al vaglio della Cassazione, che ha scagionato solo Andrea Filippini, ex collaboratore Idv – difeso dall’avvocatessa Laura Versace -, 4 posizioni stralciate.

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