Spettacoli circensi, la mozione Muzi: «Precedenza a quelli senza animali»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Spettacoli circensi, arriva la mozione del capogruppo di Forza Italia Stefano Muzi: «Precedenza a quelli senza animali».

Nella mattinata di giovedì è stata protocollata da parte del consigliere comunale Stefano Muzi una mozione consiliare relativa a misure a favore dei circhi senza animali, che sarà discussa nella prossima adunanza del consesso comunale del mese di settembre.

Il documento è stato condiviso ed elaborato con il supporto di alcuni animalisti locali come Alberto Ferretti, che sul tema ha lanciato recentemente anche una petizione online con centinaia di adesioni, e Carmelina De Rienzo, storica responsabile della gestione della colonia felina del molo sud e sensibile all’argomento. «Purtroppo – dichiara Muzi – in assenza di una legge statale chiara e di un’adeguata copertura legislativa, per ora non si può disporre un divieto generalizzato e preventivo all’utilizzo degli animali nelle manifestazioni circensi. Si può però meglio regolamentare tale aspetto, inserendo il criterio di precedenza per gli spettacoli circensi senza animali ed imponendo un divieto per i circhi che utilizzino specie in via di estinzione o il cui modello gestionale non sia compatibile con la detenzione in una struttura mobile, secondo quanto indicato nel Regolamento Cites 2006».

La mozione infatti chiede che venga predisposto un regolamento per limitare le concessioni di attendamento e dare priorità alle richieste dei circhi senza animali. Il consigliere è convinto che il circo possa continuare ad esistere utilizzando le sole risorse umane come gli acrobati, i trapezisti, i giocolieri, i clown e gli illusionisti, prediligendo così l’abilità e l’arte invece che l’addestramento di animali esotici e non; un esempio su tutti è il “Cirque du Solei”.

La maggioranza dei paesi europei ha già vietato forme di intrattenimento basate sullo sfruttamento degli animali; anche alcune città come Bologna, Ferrara, Torino, Modena, Alessandria e Parma hanno approvato regolamenti similari.

«Considerata la crescente sensibilità che la comunità sambenedettese ha mostrato recentemente su tale argomento – conclude Muzi – mi auguro che l’intero consiglio comunale si schieri a favore di questo provvedimento, che potrebbe rappresentare un grande segno di civiltà».

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