Ballarin, Il M5S: «Da questa “giuntina” gestione clientelare»


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Movimento 5 Stelle di San Benedetto chiama a raccolta i propri cittadini. Questa volta l’appello affonda le proprie radici nella convenzione di Aarhus. E’ il testo che ha fatto da fulcro per la svolta partecipativa ai processi decisionali da parte dei cittadini interessati. I pentastellati tirano in ballo la gestione della “giuntina” sull’area dello stadio “Ballarin”, non lesinando critiche alla gestione (secondo la loro visione) clientelare.

Ad osservare come si evolvano le operazioni legate all’area dello stadio F.lli Ballarin, si comprende esattamente quale sia la miopia di questa giuntina e come si debba ringraziare il cielo per il fatto che abbia finalmente imboccato la strada di uscita.
Pochi mesi ancora e, sperando non continuino a far danni, non sentiremo più parlare di loro per un bel pezzo.
La storia del nostro glorioso Ballarin è nel cuore di tutti i cittadini Sambenedettesi ed è giunto il tempo di accomiatarsi dalla città potendo però rendere un ultimo servizio, dopo che per decenni ha rappresentato un simbolo di passione, di legame viscerale, di gioia: può infatti regalare alla cittadinanza uno spazio grande, uno spazio ecosostenibile di cui la città e il quartiere hanno assolutamente bisogno, anche considerando la condizione di un territorio fortemente urbanizzato, costretto tra la collina e la costa.

La convenzione di Aarhus

Logica vorrebbe che, in un processo decisionale così importante, si ascolti e si consideri attentamente (anche attraverso consultazioni pubbliche) l’opinione di chi poi quello spazio dovrà viverlo, ancor più se non si tratti di una osservazione isolata ma venga da un comitato, con tanto di progetti circostanziati.
La convenzione di Aarhus, firmata dalla comunità UE (ora Unione) e ratificata con la decisione 2005/370/CE, afferma proprio questo: “partecipazione dei cittadini interessati ai processi decisionali”; è infatti, il cittadino e l’idea che esso, avendo accesso a più informazioni, possa ampliare le opportunità e le scelte a propria disposizione e possa avere un peso nelle scelte che vengono prese a livello gestionale realizzando il proprio diritto a vivere in un ambiente che rispetti il proprio benessere e la propria salute.
Anche se esistono altre proposte sull’area, talvolta condivisibili altre meno, quello che però vogliamo sottolineare con forza e chiarezza è la distanza inaccettabile fra chi DETIENE IL POTERE e chi, quotidianamente, lotta per il bene della propria città e chiede solo di discutere decisioni tanto importanti.

I cittadini sono stanchi di essere governati da rigurgiti della vecchia politica che si mettono d’accordo e fanno inciuci ancora “nell’ombra”; occorre un cambio di passo, occorre essere all’avanguardia, occorre innovazione gestionale e politica, occorre la trasformazione del MODO di fare politica, basato oggi soltanto su logiche clientelari.
Alla luce di quello che è accaduto, ad esempio con la scuola Curzi, la farmacia comunale oppure il Pino bar e quant’altro, e per tornare un attimo indietro con le pensiline fotovoltaiche nello stesso quartiere (giuntine diverse ma sempre decisioniste sulla pelle dei cittadini), rivolgiamo un appello ai sambenedettesi: si smetta di essere sudditi, in alternativa a questo sistema di potere c’è, e si chiama Movimento 5 Stelle, si rifletta, al momento di scegliere di chi fidarsi.

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