Spettacolo in campo e sugli spalti, ora a Latina per strappare la salvezza

[xyz-ihs snippet=”Inizio-Articolo”]

Pesantissima e importantissima. 

La vittoria di ieri al Del Duca contro l’Avellino è una boccata d’ossigeno fondamentale per il morale e la classifica del Picchio. Perché dietro non molla nessuno, perché tra le mura amiche bisognava tornare a fare festa.

UNA GARA PERFETTA – La squadra scesa in campo ieri pomeriggio è stata praticamente perfetta. Tutti al di sopra della sufficienza, Lanni è stato spettatore non pagante. In difesa bene gli esterni, al centro menzione in particolare per Augustyn che è tornato punto di forza della retroguardia senza commettere sbavature. Da tre partite la squadra non subisce gol, in questo momento di stagione blindare la porta può risultare a dir poco decisivo. Bene anche il centrocampo: Giorgi al centro è sembrato più a suo agio rispetto a sabato scorso quando ha agito sull’esterno, Cassata largo una vera spina nel fianco per la retroguardia neroverde. Orsolini è tornato a festeggiare sotto la Sud e a regalare ottime giocate, Addae là in mezzo è stato un muro invalicabile. Troppo importante per l’Ascoli, in assoluto il migliore in campo. Favilli – pur senza segnare – ha lottato come un leone, gol e assist da vedere e rivedere infine per bomber Cacia. Mister Aglietti – che era stato fischiato sabato scorso per la scelta di far uscire Orsolini – ha indovinato la formazione vincente. Squadra cinica e compatta, Avellino totalmente in balìa dei bianconeri. Ed era proprio quello che serviva per dare una sterzata alla corsa salvezza.

LA CLASSIFICA – Il successo ha permesso all’Ascoli di portarsi a quota 44, ora a +3 sulla zona playout e a +5 sul terzultimo posto che costringe alla retrocessione diretta. Centrato il quarto risultato utile consecutivo, ma ancora c’è da lottare: sabato sarà altra sfida decisiva sul campo del Latina. I pontini sembravano spacciati, ma il successo contro la Virtus Entella li ha rivitalizzati. Per loro c’è l’Ascoli prima del Brescia, i nerazzurri sanno di non aver altro risultato se non la vittoria per continuare a sperare. Il Picchio non può quindi sottovalutare l’incontro. Ma soprattutto dovrà scendere in campo con la stessa mentalità e fame avuta ieri. Sempre primi sul pallone, sempre più aggressivi sui contrasti. A fare la differenza al Del Duca è stata la maggior voglia di vincere dei bianconeri rispetto al desiderio di non perdere dell’Avellino. Quindi guai a sbagliare l’approccio contro il Latina: conquistare il bottino pieno tra pochi giorni vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sulla salvezza. Ma sarà decisivo andare in campo con la giusta mentalità: senza troppa pressione addosso, senza paura. A Latina dovrà essere l’Ascoli visto ieri. Perché l’Ascoli visto ieri non avrà nessun problema a restare in B.

LO SPETTACOLO BIANCONERO – A fare da cornice alla fondamentale vittoria sull’Avellino, un vero e proprio spettacolo sugli spalti. Il tifo dei supporters bianconeri è stato incessante, gli ultras si sono confermati il dodicesimo uomo in campo. Ma a seguire i ragazzi della curva è stato tutto lo stadio: anche in tribuna o ai distinti si è cantato e si sono battute le mani a tempo con chi lanciava cori, al Del Duca è stato un tripudio bianconero. Ed è così che dovrà essere anche nelle prossime gare. La squadra c’è e vuole questa salvezza, i tifosi sono in prima linea nel supportare i ragazzi. Tutti insieme si vince, tutti insieme si raggiungono gli obiettivi. 

[xyz-ihs snippet=”Fine-Articolo”]

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Latina-Ascoli, solo 400 biglietti per i tifosi ascolani

Articolo Successivo

L'Ascoli Picchio rinnova il sito: "Rappresenterà l'anima della società"