Tanti escrementi dei cani sui marciapiedi, poche multe dei vigili urbani

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Maleducati, raccogliete la cacca dei vostri cani”. Il cartello è apparso in questi giorni in via Mincio (foto), nel quartiere Ragnola di Porto d’Ascoli. Lo hanno affisso, lungo la recinzione di un giardino privato, i residenti esasperati dagli escrementi dei cani. Ci sono marciapiedi in cui non si può camminare per le tante deiezioni dei quattro zampe, come ad esempio accade certe volte nel parchetto di via Tronto. Di giorno bisogna fare la gimkana tra i cumuli di cacca per non sporcarsi le scarpe, ma di notte i passanti difficilmente riescono a non calpestare gli escrementi per via della scarsa illuminazione. Per non parlare degli animali lasciati liberi di correre nelle aree verdi e per strada mentre i loro proprietari fanno la passeggiata, magari parlando al telefonino. Non è in questo modo che si tutelano i quattro zampe.  Diciamolo subito: gli animali non sono responsabili. I colpevoli di queste situazioni di inciviltà sono i padroni maleducati, come appunto riporta bene il cartello (nella foto) dei cittadini esasperati. E poi, più gli animali sono grandi  e meno i proprietari raccolgono. Una forma di arroganza e prepotenza?
A fronte di tanta maleducazione e sporcizia si registra una modesta attività repressiva della Polizia municipale, che è l’organo deputato a controllare ed infliggere le multe tanto ai padroni che non raccolgono i bisognini quanto a quelli che non tengono gli animali al guinzaglio. Nel 2017 sono stati elevati solo 25 verbali per violazioni in materia di cani. Altre 42 multe sono state comminate per violazioni al regolamento del verde (dati forniti dal comandante della Polizia municipale Giuseppe Coccia).
Non è nostra intenzione gettare la croce addosso ai vigili urbani perché se non arrivano dappertutto non dipende da loro: è colpa del sottodimensionamento dell’organico, tant’è che nei prossimi mesi saranno reintegrati tre agenti, come ha annunciato il sindaco Pasqualino Piunti. Visto che i vigili sono pochi, il Comune potrebbe accordarsi con le associazioni di volontariato che svolgono questa attività ausiliaria di prevenzione e repressione.
In passato l’amministrazione comunale ha siglato una convenzione con Enelcaccia della provincia di Ascoli Piceno, di supporto alla municipale, per il controllo del territorio per la tutela degli animali e del verde. Le guardie giurate andavano in giro in coppia (in orari concordati) controllando che i cani fossero tenuti al guinzaglio e i proprietari fossero muniti di sacchetto per raccogliere gli escrementi. Maggiori informazioni sull’intesa tra il Comune di San Benedetto ed Enelcaccia a questo LINK.
Nel 2012 l’amministrazione rivierasca ha erogato a Enalcaccia un rimborso per le spese sostenute per l’esecuzione del servizio (assicurazioni, carburante, ecc.) pari a mille e 680 euro per circa 364 ore di lavoro annue.

 

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