Terremoto, Casapound: donate 80 tonnellate di generi di prima necessità

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Davvero tanta la solidarietà alle zone colpite dal terremoto. Chi sin dalle prime ore del mattino del 24 agosto ha costantemente aiutato i soccorsi e i terremotati sono stati i militanti di Casapound.

Pubblichiamo di seguito una nota postata sulla loro pagina Facebook.

“Oggi abbiamo ammainato la bandiera tricolore e quella con la tartaruga al magazzino di Controguerra (solo lì), che ci ha accompagnato in queste settimane, smobilitato per esaurimento scorte. Si chiude un piccolo capitolo della nostra storia. La bandiera è stata issata idealmente sul pennone più alto alle 3.38 del 24 Agosto. 

Il tempo di capire quello che era accaduto, di guardarci negli occhi e senza dirci una parola, dopo aver appreso l’epicentro del sisma, partire in direzione di esso. Non erano ancora le 6.30 quando siamo giunti a Borgo di Arquata. Le 7 forse quando siamo saliti a Pescara del Tronto. C’erano solamente un’ambulanza, dei sopravvissuti e una squadra di vigili del fuoco. Una distesa unica di calcinacci, appena illuminata dalle luci del giorno, percorsa da un bambino scalzo e coperto di fuligine è l’immagine che ci ha accolto e fatto capire che era il momento di mettersi a disposizione, anche mettendo a rischio la nostra vita in un punto che ancora oggi è pericolante e ha fatto chiudere più volte la Salaria.  Il resto è difficile descriverlo: la gioia nei salvataggi delle persone vive, le difficili condizioni in cui si dovevano portare via i feriti strappando le reti dei materassi alle case crollate per utilizzarle come barelle, l’odore di gas dalle tubature rotte, la tristezza nel tirare fuori quelli che invece non ce l’hanno fatta, la polvere che per minuti interi non ti permetteva di respirare quando gli elicotteri si abbassavano per lanciare qualche supporto, le emozioni a contrasto di chi ha o invece aveva dei parenti o degli amici.

Tutta Italia, dimostrando un incredibile senso di comunità nazionale, si era già organizzata per delle raccolte di beni e viveri di prima necessità, utilizzando le sedi di CasaPound come centri per la raccolta in 70 città d’Italia. I generi di prima necessità donati dagli Italiani, circa 80 tonnellate, sono stati appunto coinvogliati in un grande magazzino sito a Controguerra (TE), e da lì attraverso l’encomiabile lavoro dei volontari provenienti da tutta Italia, che si sono alternati nella turnazione, sono stati inizialmente rifornite le tendopoli di Borgo di Arquata, Spelonga/Colle, Pretare, Pescara del Tronto, Grisciano, Accumoli, Fonte del Campo, Scai, Torrita, Saletta, Roccasalli, Sommati, Balzo e Uscerno di Montegallo. In una seconda fase, il lavoro è poi stato più capillare e ha riguardato le frazioni che gli abitanti del posto non volevano abbandonare, anche rinunciando all’assistenza delle tendopoli e dei campi base. Svariati furgoni sono partiti da Controguerra per rifornire: Rocchetta, Pasciano, Scai, Collemoresco, Domo, SS. Lorenzo e Flaviano, Cossito, Patarico, Faizzone, Bagnolo, Capricchia, Varoni per il comune di Amatrice; Terracino, Roccasalli, Colleposta, Villanova per quanto riguarda Accumoli; Pretare, Trisungo,Borgo e Colle per il territorio di Arquata. Alcuni carichi di viveri sono stati destinati anche agli Hotel Relax e Bolivar che ospitano circa 200 terremotati rimasti senza casa.

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