Terremoto, Castelli: “Isee? Fumo, anzi polvere. Gentiloni pensi alle casette”

ASCOLI PICENO –  “Il provvedimento si rivela, a una lettura appena un po’ piu’ approfondita, fumo, ma sarebbe piu’ opportuno dire polvere, negli occhi delle popolazioni terremotate. Infatti l’innalzamento della soglia Isee per l’accesso al Sia non e’ altro che un anticipo di tre mesi rispetto a quello che la nuova disciplina del Rei gia’ prevede per tutti e che andra’ a regime dal primo gennaio 2018“.

Lo dice all’ANSA il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. “Invece – seguita – riguardo all’esenzione degli immobili distrutti o terremotati dal calcolo del reddito, la deroga era stata gia’ introdotta con il decreto legge 8 del 9 febbraio 2017. Ma cio’ che sbalordisce e’ la contraddizione di una misura che interviene principalmente sulla soglia Isee come criterio di accesso al beneficio, e la permanenza di una norma, secondo la quale ‘costituiscono trattamenti considerati nel calcolo Isee le seguenti prestazioni godute a seguito degli eventi sismici: contributo Cas, indennita’ di sostegno del reddito dei lavoratori, trattamenti di integrazione salariale. Cio’ significa che un cittadino che riceve un contributo Cas pari o superiore a 600 euro mensili in quanto terremotato, viene escluso dal Sia che rappresenta un sostegno al reddito per indigenti. Quindi scegliere: o sei indigente o terremotato, non e’ previsto essere entrambe le cose.

Mi sembra che il Governo nazionale – conclude Castelli – sia preda di una forte ansia da prestazione. In realta’ le cose su cui davvero sarebbe utile che Gentiloni si concentrasse sono tre: macerie, casette e ultimazioni delle verifiche. Il resto e’ importante ma viene dopo”.

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