Terremoto, vescovo D’Ercole: “C’è ancora tanto da fare, Papa torni a trovarci”

ASCOLI PICENO – Il vescovo Giovanni D’Ercole, a quasi un anno dal terremoto che il 24 agosto 2016 ha colpito il centro Italia causando centinaia di vittime lancia parole di speranza: “Abbiamo lavorato tantissimo in questi mesi ma tanto c’è ancora da fare. Qui è un cantiere aperto ma si va avanti insieme. Ci piacerebbe che il Papa tornasse a trovarci – dice D’Ercole – e lo invitiamo a ritornare tra noi. Il Santo Padre non ci ha mai abbandonato, è sempre stato presente in questi mesi”.

Del lavoro iniziato un anno fa monsignor D’Ercole spiega che si è operato soprattutto per ridare speranza, su vari fronti, con le famiglie delle vittime, cercando di aiutare le attività produttive a recuperare il più possibile opportunità di lavoro, facendo piccoli progetti finanziabili dal volontariato, dalla Caritas. “Ora abbiamo terminato la costruzione della prima chiesa nel villaggio di Pescara del Tronto che è stata inaugurata il 6 agosto, è finito – spiega – anche il centro comunitario che avevamo promesso e a un anno di distanza possiamo dire che abbiamo fatto abbastanza. Abbiamo lavorato anche sul piano educativo con i ragazzi, ci sono progetti in atto, microprogetti che servono per dare speranza. Cerchiamo di fare sentire la presenza della Chiesa – sottolinea il vescovo – come una presenza concreta e costante. Lavoriamo coinvolgendo la popolazione in tutte le scelte, nella gestione delle opere che stiamo realizzando”.

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