Trasporti per sfollati, la Regione: “Nessun ritardo nei rimborsi alle aziende”

ANCONA – “Nessuna “latitanza” della Regione Marche, nessun ritardo nei rimborsi alle aziende di trasporto pubblico per i servizi attivati a favore dei terremotati. Da gennaio a oggi non risulta alla Regione nessuna fattura dalla Start per il servizio di bus navetta né tantomeno una rendicontazione dei rimborsi richiesti, nonostante i solleciti da parte della Regione”. Così l’assessore regionale a Trasporti e Protezione civile, Angelo Sciapichetti, risponde alle notizie di stampa apparse su presunti ritardi nell’erogazione dei contributi all’ascolana Start.

Occorre fare chiarezza ed evitare polveroni – prosegue Sciapichetti – respingendo strumentalizzazioni fatte sulle persone colpite dal sisma. Primo, stiamo dando mensilmente i rimborsi a tutte le aziende di trasporto che effettuano il servizio di navetta dalla costa ai posti di lavoro o di studio. Si tratta di 2,5 milioni di euro l’anno erogati in base ai fondi della Protezione civile, secondo le prescrizioni delle ordinanze emesse. I bus navetta hanno consentito finora di movimentare circa 22.000 utenti al mese (dei quali circa il 10% sono studenti universitari) nei loro spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Gli uffici regionali non solo pagano regolarmente, ma addirittura sollecitano l’invio delle fatture quando, come nel caso della Start, non pervengono.

Inoltre, la Start, autonomamente, senza coordinarsi con la Regione ha concesso il trasporto gratuito anche a residenti non sfollati che non fruiscono del servizio navetta, bensì degli ordinari servizi di linea, servizi che in base alle ordinanze della Protezione civile nazionale non possono essere finanziati. La Regione Marche ha comunque approfondito con Roma la possibilità di andare incontro a quelle famiglie non sfollate che devono sostenere costi aggiuntivi di trasporto pubblico per raggiungere la nuova sede delle scuole. Per poter quantificare i fondi necessari e avanzare richieste motivate alla Protezione civile nazionale abbiamo chiesto alle società di mandarci stime, conteggi, statistiche, ma nulla ci è stato ancora fornito da parte della Start. Ora quest’ultima chiede un rimborso mai concordato né autorizzato che la Regione dovrebbe erogare senza nessuna certezza di poterlo fare, in termini corretti sotto il profilo tecnico-amministrativo. A noi, comunque, sta a cuore risolvere i problemi, non fare polemiche, quindi andiamo avanti con il confronto con gli organi centrali affinché i disagi indiretti del sisma possano essere considerati anche per chi non è sfollato”.

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