Tre i vincitori del premio a favore della ricostruzione di Pescara del Tronto

ASCOLI PICENO –  Sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso nazionale di idee “Diamo un futuro alla memoria di Pescara del Tronto”  idea nata dall’Inner Wheel e dall’Ordine di Architetti di Ascoli in favore della ricostruzione della frazione di Arquata distrutta dal sisma del 2016. Anche  l’artista Tullio Pericoli ha contribuito alla realizzazione di un video omaggio al territorio arquatano distrutto dal terremoto che è stato proiettato durante la premiazione al Palazzo dei Capitani.

Come ha ricordato Antonella Roncarolo, governatrice del Distretto Inter Wheel  « Tutto è nato dal  nostro motto che dice “Lascia un impronta duratura” e volevamo fare qualcosa per il territorio che andasse oltre la semplice ricostruzione e insieme agli architetti abbiamo pensato di creare un progetto per ridare memoria al futuro urbano di Pescara del Tronto»  mentre il Sindaco di Ascoli Guido Castelli ha aggiunto che « II ritorno alla realtà produce dolore e il terremoto è un fenomeno anarchico perché sovverte tutto e stressa l’organismo di tutti. Confidiamo che gli esiti creativi possano essere apprezzati nel tempo”. A Castelli fa eco il primo cittadino di Arquata Aleandro Petrucci che ricorda come  « Quella notte ho cercato di salvare la mia famiglia e poi tutti gli altri. Io ho pianto perché non potevo fare niente, solo aspettare i mezzi per trasportare via i cadaveri. Adesso abbiamo le casette ma ci serve il lavoro e il turismo altrimenti non succederà niente. Non si potrà ricostruire come una volta ma dovranno resistere ai futuri terremoti. 150mila di tonnellate di macerie sono state rimosse ma ne mancano ancora molte e solo dopo si potrà ricostruire» .

Dario Nardi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Ascoli ha spiegato di aver  ricevuto « 25 proposte selezionate da una commissione presieduta da Stefano Boeri e tre progetti hanno vinto a pari merito. Il primo filone di considerazione era la proposta più sensibile al territorio e al paesaggio, poi all’innovazione tecnologica e infine alla rigenerazione urbana. Non c’è nessun incarico esecutivo ma quando ci sarà la fase progettuale, questi piani verranno tenuti in considerazione per la ricostruzione di Pescara».  I tre vincitori a exequo  sono Antonio Fini, Caterina Rigo e l’ascolano Lorenzo Cellini, 30 anni, laureato alla Sapienza di Roma che ha spiegato il tema del suo progetto. «Questo deve essere uno strumento  culturale che dovrà essere riconosciuto dalla comunità di Pescara» dice « Bisogna lavorare sulla progettazione della componente pubblica in concertazione con i saperi specifici e poi creare un attrattore in grado di arricchire questi luoghi di nuovi flussi senza ricorrere a vuoti involucri commemorativi».

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