Una mozione relativa alla sospensione della fornitura di prodotti editoriali a Mozzano

ASCOLI – I Consiglieri comunali di ‘Noi di Ascoli’, ‘Lega con Salvini’ e ‘Scelta Responsabile’ hanno depositato in Comune una mozione relativa alla questione della sospensione della fornitura di quotidiane e riviste dalla rivendita nella frazione di Mozzano. Un’interruzione che si protrae da quasi due mesi e che resta ad oggi immotivata.

“Da metà aprile, quando il titolare dell’edicola tabacchi ha riaperto dopo una chiusura per l’emergenza da Coronavirus, la rivendita non riceve più quotidiani e riviste, lasciando il nostro paese e il circondario senza edicola – spiega Emidio Premici, primo firmatario del documento e residente nel paese -. È un fatto grave che lede il diritto di informazione di una popolazione in un territorio periferico, ancor di più in una fase di emergenza sanitaria dove essere informati tramite i tradizionali mezzi di comunicazione era ed è tuttora una necessità di tutti, specie tra gli anziani”.

Nella mozione si precisa che fin dalla riapertura la società di distribuzione, non ha inviato alcuna comunicazione al titolare circa la sospensione: “Ad oggi resta una decisione arbitraria, senza alcuna spiegazione. Da sei settimane il titolare della rivendita e altre persone delegate hanno provato a contattare l’azienda, ma ogni tentativo, sia telefonico che via mail, è risultato vano. La chiusura  della rivendita per comprensibili motivi di sicurezza e salute legate all’emergenza non può rappresentare un motivo ostativo alla prosecuzione dell’esercizio della licenza”.

Oltre al danno sociale per la comunità, c’è anche quello economico per la rivendita, l’unica da Porta Romana ad Acquasanta, che ha subito un inevitabile calo di fatturato e di clientela, in un momento già difficile come quello attuale. “L’Adriatica Press deve delle spiegazioni urgenti: non si può lasciare un territorio senza un servizio così importante, né danneggiare un titolare in possesso di regolare licenza. C’è una palese lesione di diversi diritti costituzionali” conclude Premici, che aggiunge: “Con questo atto chiediamo al Sindaco di intervenire in merito, sia per avere informazioni sugli obblighi contrattuali in capo alla società distributrice sia per fare di tutto per ripristinare quanto prima il servizio”.

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