Urbinati risponde a Celani: “La grotta sudatoria di Acquasanta Terme riaprirà”

ACQUASANTA TERME –  «La grotta sudatoria di Acquasanta Terme è un esempio unico in Europa ed è una risorsa per lo sviluppo turistico non solo di Acquasanta, ma di tutta l’area circostante. Lo era prima del terremoto e lo è ancora di più ora. Per questo la Regione Marche aveva già puntato sulla sua valorizzazione prima del sisma ed ora ha previsto un investimento di 3 milioni per il suo recupero e la sua riapertura».

Così il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, risponde al consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, che ha esortato la Regione ad investire su Arquata ed Acquasanta Terme.

«Avevo già affermato, lo scorso 16 luglio – prosegue Urbinati –, ed oggi ribadisco, che la riapertura della grotta sudatoria di Acquasanta Terme resta uno degli obiettivi della Regione Marche come lo era prima di quel terribile 24 agosto 2016, perché rappresenta un punto fermo per il rilancio di quell’area e non solo. Sono in gioco tanti posti di lavoro – continua il capogruppo – e considerando le complessità delle offerte turistiche moderne, la vasca sudatoria di Acquasanta, unica nel suo genere, potrà dare risultati in termini di presenze e ricadute economiche ben oltre le nostre previsioni. Benefici di cui potrà godere anche la riviera, che ha un gran bisogno di connettersi con le nostre aree interne, per un’offerta turistica completa e di grande spessore. Voglio sottolineare inoltre – aggiunge ancora Urbinati – che anche il progetto della pista ciclabile andava nella prospettiva di un rilancio turistico e che era una richiesta arrivata direttamente dai sindaci del territorio. Progetto che è stato poi stralciato dai 17 milioni provenienti dagli sms solidali. Infine mi preme ricordare al consigliere Celani – conclude Urbinati – che sono già previsti i finanziamenti per la realizzazione delle piazzole per elisoccorso nella consapevolezza che l’elisoccorso ha un’importanza straordinaria per l’entroterra e rappresenta il punto nodale della sanità moderna. Attendiamo la decisione del Comitato di garanzia che a settembre si esprimerà sull’ammissibilità dei progetti proposti per avviarli al più presto».

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