Valigie, scatole, cineprese: arrivano i “contenitori sonori” di Tavoletti


ASCOLI PICENO – Vecchie valigie, scatole di legno, cineprese anni ’60: date un contenitore a Roberto Tavoletti e lui ne tirerà fuori un diffusore sonoro. I pezzi unici potranno essere ammirati nella mostra di giovedì sera.

Roberto Tavoletti, già regista cinematografico, direttore della fotografia e docente presso l’università di Macerata, ha scoperto una nuova vocazione artistica. «Ho costruito i primi “contenitori sonori “anni fa, collegando vecchie radio e scatole alla batteria della macchina. Poi un giorno i miei figli mi hanno chiesto di realizzare un altoparlante.

Ho adoperato una cassetta in legno e ferro, cui ho dato l’effetto della ruggine. Il suono, pur filtrato dal contenitore, rimaneva nitido. Da questi primi risultati ho deciso di realizzarne altri.

Ad esempio, ho utilizzato una valigia per la cinepresa Arriflex anni ’50, cui ho aggiunto componentistica sonora di due decenni dopo». L’assemblaggio di elementi vintage di epoche diverse dà vita ad un oggetto non replicabile. «Se mi si chiede di farne uno uguale, rispondo che non posso. Io devo immaginare e sentire il pezzo, prima di confezionarlo».

E poi ancora. Una tavola di ciliegio trattato, una valigetta per vinili, una fotocamera Rolleiflex di cinquant’anni fa: la produzione è in continua evoluzione. E finalmente è arrivato il momento della mostra. Tavoletti infatti ha deciso di far ammirare i propri pezzi in un mini-expo che andrà in scena giovedì 23 gennaio presso Ozio, dalle 19 in poi.

Ma non termina qui. Il regista ha ricevuto contatti ufficiosi dal Salone del Mobile di Milano per figurare nell’esposizione del prossimo aprile. «In ogni contenitore metto una parte di me – conclude Tavoletti – ed ogni pezzo ha un suono dalle caratteristiche inimitabili».

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