Whirpool, il sindaco di Comunanza Cesaroni: ” La sua chiusura sarebbe un disastro per tutto il territorio”

Futuro incerto per lo stabilimento Whirlpool di Villa Pera, a seguito dell’annuncio della vendita dell’asset europeo dell’azienda statunitense. Diversi gli scenari che si profilano tra cui la possibile chiusura del sito di Comunanza e di quello a Fabriano.

Una prospettiva drammatica per il territorio sia dal punto di vista occupazionale sia di indotto generato. Il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni chiama a raccolta cittadini e stakeholder privati e pubblici a livello locale, provinciale e regionale “per far luce sulla situazione e mettere in atto ogni iniziativa per la salvaguardia e lo sviluppo di questo patrimonio irrinunciabile, un’azienda che fin dalle origine è stata un punto di riferimento e un volano di crescita per il territorio” afferma il primo cittadino del paese a ridosso dei Monti Sibillini.

“Whirlpool e il suo indotto, futuro dell’entroterra piceno” è l’incontro programmato per il 22 luglio prossimo alle ore 17.00 presso l’auditorium Adriano Luzi di Comunanza cui sono invitati a partecipare i rappresentanti più significativi del mondo del lavoro e la Giunta Regionale con la presenza del presidente Acquaroli nonché di tutte le autorità territoriali per immaginare concretamente misure che possano scongiurare la drammatica eventualità della chiusura.

“Non è un problema che riguarda solo Comunanza, ma tutto il territorio. Abbiamo l’avvisaglia che qualcosa di importante che possa accadere, ma che sia positivo- dice il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni- Abbiamo invitato i vertici Whirlpool, una realtà che sta per compiere 50 anni e che ha cambiato la fisionomia di quel territorio. Parliamo anche di tante realtà che sono nate intorno a Whirlpool. Se dovesse chiudere, sarebbe un disastro per l’intero territorio e delle aree interne e si parla del futuro e del destino di un intero territorio, già martoriato dal sisma e dallo spopolamento- prosegue Cesaroni-  Non è solo una vertenza sindacale”

“Una volta ci lavoravano 1000 persone ma quello stabilimento può produrre di più attraverso politiche che rendano attrattivo il territorio anche attraverso nuovi investimenti- spiega Cesaroni- Quest’area rischia di scomparire sotto molti punti di vista. Non possiamo mettere in discussione questo asset in questo territorio che merita”

“Anche i vertici di Whirpool aspettano di conoscere i piani dell’azienda. Il nostro obiettivo non è salvaguardare uno stabilimento ma tutto un territorio” conclude Cesaroni.

“Se venisse chiuso lo stabilimento, anche l’indotto ne soffrirebbe molto- dichiara il presidente di Bim Luigi Contisciani- Siamo vicini a quei territori che sono in difficoltà. Questo incontro sarà un modo per capire come ci si può muovere ma anche come può intervenire la Regione. La chiusura sarebbe un duro colpo per quelle aree”

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Settore ittico: prima tappa del progetto Food Hub a San Benedetto

Articolo Successivo

La stagione delle opportunità debutta a Montalto. CNA Marche, Comune e Marchingegno illustrano alle imprese il “Pacchetto PMI” del Fondo complementare