-38% di pesticidi nei campi: le Marche tra le regioni più green d’Europa

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L’agricoltura marchigiana ha ridotto del 38% l’utilizzo di fitosanitari negli ultimi 10 anni e con 1 ettaro su cinque dedicato al biologico. Lo rende noto Coldiretti Marche da un’analisi su dati Istat alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si festeggia domani, 5 giugno. Istituita dalle Nazione Unite, quest’anno le celebrazioni sono dedicate alle biodiversità costantemente in pericolo. E proprio da un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dell’etica può arrivare una risposta di salvaguardia delle specie vegetali e animali a rischio di estinzione.

Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche spiega che “Da tempo le Marche lavorano all’interno di una scelta di sostenibilità che incontra richieste di cittadini sempre più attenti. Le Marche hanno un territorio unico nella sua diversità. L’agricoltura moderna ne coglie l’identità, si prende cura del patrimonio naturalistico e nel consegnarci un cibo di qualità ci garantisce un’altissima qualità della vita”.

Nelle nostra regione si contano 37 denominazioni di origine suddivise tra vini, salumi, formaggi e carni fresche. Un settore che vale 120 milioni l’anno. Senza contare le numerose produzioni locali che la fondazione Campagna Amica ha catalogato tra i Sigilli, presidi nazionali di biodiversità riconosciuti e custoditi. Nelle Marche sono stati individuati 23 Sigilli tra cui  Cicerchia e la Mela rosa dei Monti Sibillini Mela Rosa, la Taccola di Massignano, la Vacca Marchigiana e  il Vino Cotto.

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