A Carpi evidenziati i limiti della squadra, ma non si può vanificare tutto

ASCOLI PICCHIO SQUADRA DELUSIONE

ASCOLI PICENO – L’Ascoli esce a testa bassa dal Cabassi di Carpi. Tanta, troppa è la delusione in casa bianconera dopo il secondo ko consecutivo. Nella trasferta emiliana la squadra ha evidenziato i limiti che gli addetti ai lavori avevano più volte ribadito: rosa buona ma con poche alternative valide.

Finisce sul patibolo la difesa, in particolar modo il disorientato Mengoni con il compagno di reparto Cinaglia. Le assenze di Padella e Gigliotti hanno ingigantito la loro importanza nell’assetto tattico difensivo e d’impostazione. Proprio per questo motivo a centrocampo serviva buttare nella mischia un combattente, un giocatore capace di interrompere le iniziative offensive emiliane. Dietro si è ballato troppo, reparto in totale confusione. La tecnica del fuorigioco, marchio di fabbrica della difesa ascolana, è stata da film horror. Contro un avversario capace di esultare solo in otto circostanze dopo dodici gare, il Picchio è stato in grado di regalare la metà di quei gol in soli 90′. Muro difensivo andato a pezzi, segno dell’inadeguatezza dei sostituti. Ma anche il resto della squadra non ha mostrato la grinta, il carattere e la determinazione delle precedenti gare.

Sarebbe però disonesto ed ingiusto criticare aspramente la squadra, quasi come valvola di sfogo. Non buttare alle ortiche ciò di ben fatto sino ad oggi, la squadra va sostenuta. L’identità di gioco e la voglia di scendere in campo per vincere contro chiunque non vengono cancellati da una pessima prestazione. Lo staff tecnico non va messo sotto accusa, perchè sino a due giornate fa si era tutti a far festa per il successo sullo Spezia, ora invece si è pronti ad attaccare tutto e tutti. Lo sapevamo già da luglio, la squadra lotterà per mantenimento della categoria. Non si era fenomeni prima, non si è incapaci adesso. La classifica rimane molto corta, basta una vittoria per tornare a metà classifica o due sconfitte per essere risucchiati nella zona rossa: lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle in questa prima parte di campionato. Rimanere uniti per il bene dell’Ascoli. Domenica arriva il Foggia: uno scontro salvezza diretto da non fallire.

Foto: Ascoli Picchio F.C. 1898 (LaPresse)

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Serie B, l'ex Ascoli Aglietti è il nuovo allenatore dell'Entella

Articolo Successivo

Samb, Moriero ora trema: la panchina scricchiola