Ad Ascoli un riconoscimento pubblico alla memoria di Michael Flaksman

ASCOLI – “Thank you Michael” è un concerto in memoriam molto particolare. Non solo musica ma anche riconoscimento pubblico ad un musicista, Michael Flaksman,  nato in America e vissuto in Germania, deceduto l’anno scorso, che ha amato Ascoli e qui ha fatto nascere, 24 anni fa, il Festival internazionale di musica di Ascoli Piceno gettando un seme importante nella vita culturale della città.

L’appuntamento è per stasera. Il concerto, inizio alle ore 21, ingresso libero, si svolge nell’Auditorium “Emidio Neroni” della Fondazione Carisap, luogo dove Michael Flaksman ha per tanti anni ha operato. Sempre oggi alle ore 17, nello spazio antistante l’Auditorium, in Rua del Cassero, si svolge la cerimonia ufficiale, alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti, con lo scoprimento della targa in travertino, realizzata da Sergio Baiocchi con l’intervento della Fondazione, con la quale al musicista scomparso viene intitolato il “Larghetto Michael Flaksman” con richiamo sia allo spazio fisico sia al significato musicale. In questa maniera la città di Ascoli  vuole rendere omaggio alla memoria del musicista.

La Giunta comunale ha subito accolto la proposta di intitolazione del Larghetto avanzata dall’associazione ascolipicenofestival, organizzatrice del Festival di settembre, e dello stesso assessore Donatella Ferretti.

Gli artisti che si esibiscono, provenienti dall’Italia e dall’estero, tra i quali i tre figli dello scomparso, sono : Emanuela Antolini (pianoforte), Mariano Bulligan (violoncello e voce), Pierluigi Camicia (pianoforte), Rumen Cvetkov (viola), Clara Flaksman (pianoforte) Leonie Flaksman (violino), Jonathan Flaksman (violoncello), Federico Paci (clarinetto), Stella Pontoriero (pianoforte) e Roberto Trainini (violoncello).

Martedì mattina, invece, con una cerimonia privata, le ceneri di Michael Flaksman saranno tumulate, per suo espresso desiderio, nel cimitero civico nella tomba della famiglia Cicchi con la quale il violoncellista aveva intessuto un profondo rapporto di amicizia.

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