Aggressione studente, le reazioni dell’associazione Robin Hood e dei Giovani Comunisti

ASCOLI PICENO – Clima teso in città per l’aggressione al giovane studente fuori l’Istituto Mazzocchi. Anche l’associazione Robin Hood – Rete degli Studenti Medi e i Giovani Comunisti hanno espresso la loro posizione, attaccando le dichiarazioni odierne di CasaPound.

“Ci risiamo, apprendiamo dalla stampa che il Blocco Studentesco – afferma l’associazione Robin Hood – sta di nuovo minimizzando il gravissimo fatto dello studente vittima di un’aggressione fascista bollandolo come “normale disputa tra ragazzi” e facendosi a sua volta vittima di una presunta “strumentalizzazione della sinistra”. Non consentiremo al Blocco Studentesco d’insabbiare la loro ennesima aggressione, non lasceremo che, sia ad Ascoli sia in tutte le città, la violenza politica prenda il sopravvento. Le discussioni devono sempre rimanere verbali”.

“Questi metodi – continua la nota dell’associazione studentesca – ricordano esattamente quelli squadristi di un’epoca molto brutta per il nostro paese. I neofascismi devono essere fermati. Ricordiamo anche le minacce, per fortuna solo verbali, fatte pervenire dalla stessa persona che ha aggredito lo studente a due rappresentanti di consulta l’anno scorso. Purtroppo evidentemente queste persone sono ben consapevoli della gravita di queste azioni. Benché il Blocco Studentesco continui a millantare un grande successo noi siamo sicuri che gli studenti la pensino diversamente, ragion per cui invitiamo tutti gli studenti a condannare con forza il gravissimo fatto e ad isolare, più di quanto già non lo siano, chiunque si riconosca e favoreggi tali metodi squadristi. Parlare di antifascismo al giorno d’oggi è più che mai necessario, soprattutto a livello istituzionale, per questo chiederemo alla prossima plenaria della Consulta Provinciale degli Studenti di Ascoli Piceno di condannare l’aggressione e di organizzare azioni dimostrative nelle scuole per sensibilizzare tutti gli studenti delle superiori. Chiediamo anche al sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, e al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo di fare altrettanto. Dalla nostra ci opereremo in tutte le sedi per non lasciare che il fatto rimanga impunito”.

I Giovani Comunisti del Piceno e militanti di Rifondazione Comunista sottolineano invece la gravità del gesto commesso nei confronti del 17enne.  “La vicenda non può essere derubricata a semplice zuffa fra ragazzi né ad episodio occasionale ed isolato. E’ infatti ormai chiaro – sostiene Davide Falcioni, segretario di federazione Rifondazione Comunista del Piceno – come nel nostro territorio, così come nel resto del Paese, si vada sempre più diffondendo una cultura che preveda l’uso “politico” della violenza ad opera di coloro che si richiamano ad un passato criminale: pestaggi, aggressioni ed intimidazioni verbali e fisiche si ripetono con sempre maggiore frequenza, anche davanti alle scuole. Di fronte a questa marea nera, coloro che si richiamano ai valori dell’antifascismo e della democrazia non possono che opporsi decisamente ad essa, poiché questa aggressione ci mostra, una volta di più, come in pericolo ci sia persino la libertà di esprimere la propria opinione senza correre il rischio di essere malmenati”.

“Facciamo notare – conclude la nota dei PRC Piceno – come la violenza neofascista si sia verificata a pochi giorni dalla manifestazione contro “l’immigrazione di massa” svoltasi a Spinetoli domenica scorsa, durante le quale rappresentanti delle istituzioni locali ed esponenti del PD hanno sfilato fianco a fianco con attivisti dell’estrema destra. Tutto ciò è per noi intollerabile: in un momento di pericolosa riemersione delle idee fasciste è necessario prendere le distanze da coloro che vorrebbero farci ripiombare in un incubo di repressione e violenza. E’ dovere di tutti sapersi “scegliere la parte”, senza ambiguità né opportunismi”.

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