Agricoltura biologica, Agostini e Stracci presentano in anteprima la legge a Monteprandone

MONTEPRANDONE – Di fronte agli imprenditori del settore agroalimentare del territorio e alla stampa locale, sabato 6 maggio, presso l’agriturismo “Il Sapore della Luna”, l’On. Luciano Agostini segretario della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha illustrato, in anteprima nazionale, la nuova legge sull’agricoltura biologica, approvata a Montecitorio lo scorso 2 maggio, e le opportunità che la stessa offrirà alla filiera del biologico.

L’on. Agostini ha spiegato che tra le leggi più importanti e significative approvate dal Governo sui temi dell’agricoltura, c’è proprio questa norma “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico”.

Varata dalla Camera in settimana, grazie ad un accordo tra i capigruppo di Camera e Senato, è stata calendarizzata e sarà portata in aula a palazzo Madama per la sua approvazione definitiva prima dell’estate. Agostini, già assessore all’Agricoltura della Regione Marche tra il 2000 e il 2005, ha spiegato che il settore biologico, pur in espansione, era considerato un settore di nicchia, solo alcuni pionieri avevano introdotto nei loro fondi questo tipo di coltivazioni che la Comunità europea incentivava e il Piano di Sviluppo Rurale Regionale cercava di accompagnare.

“Negli ultimi anni l’agricoltura biologica è cresciuta molto, di pari passo con la consapevolezza del consumatore che anche al supermercato cerca il prodotto bio. La nuova legge disciplina il settore, aumenta alcune dotazioni finanziarie, incentiva la ricerca – ha proseguito Agostini – tale settore può diventare di punta per l’economia marchigiana e nazionale, perché grazie anche all’espansione dei mercati del nord europa che guardano con maggior attenzione alle produzioni italiane”. legge sul biologico 015

“La Regione Marche, nell’approvare il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) su iniziativa della vicepresidente Anna Casini, ha puntato sull’agricoltura biologica, sugli accordi di filiera ed anche i contratti d’area che premiano i produttori di prodotti biologici”.

Le principali novità della legge riguardano: l’istituzione di un tavolo tecnico per l’agricoltura biologica presso il Ministero dell’Agricoltura, uno strumento per l’azione del Governo verso l’Europa e verso le politiche regionali; l’adozione del Piano d’Azione Strategico per l’agricoltura biologica, della durata di 3-5 anni per incentivare e intensificare il settore nel nostro Paese; l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica per particolari azioni di incentivazione per intensificare il cofinanziamento per le politiche europee e per andare a finanziare la ricerca agricola; l’istituzione di contratti di filiera che fino ad oggi erano previsti solo nei PSR di alcune regioni come le Marche, estendendoli a tutto il territorio nazionale; l’incentivazione della formazione professionale;
la nascita di Distretti Biologici. Le Regioni con questa legge potranno organizzare veri e propri distretti, creare comparti territoriali in cui si realizza solo agricoltura biologica; il riconoscimento delle intese per i prodotti biologici con la possibilità, senza troppa parcellizzazione, per tutti gli attori della filiera del biologico (azienda produttrice, azienda che si occupa di trasformazione e chi commercializza il bio) di poter penetrare nuovi mercati; l’istituzione del registro delle sementi biologiche per salvaguardare la ricerca biologica.

“La scelta di presentare la legge a Monteprandone – ha concluso Agostini – è dovuta dal fatto che qui, come in altri Comuni della media collina, si sono avute le prime esperienze di riconversione dei fondi agricoli e in particolare lo sviluppo di aziende che uniscono il valore del biologico all’offerta enogastronomica e turistica”.

“A Monteprandone, infatti, ci sono diverse aziende che producono vino e ortaggi bio – ha spiegato il sindaco Stefano Stracci – la sfida sarà quella di incentivare meglio e di più queste aziende e stimolare le altre nel percorso di conversione. Il Comune da parte sua ha voluto istituire, con l’approvazione della variante generale al Piano Regolatore, un Parco Agricolo Comunale di 16 km quadrati che ha come obiettivo quello della tutela del paesaggio rurale, ma anche la valorizzazione delle coltivazioni tradizionali e biologiche. Il Parco Agricolo Comunale attraverso la creazione di percorsi ciclo-ippo-pedonali vuole inoltre rendere fruibili in maniere nuova ai turisti e ai cittadini, le nostre campagna. Attraverso questa nuova legge ci auspichiamo di poter reperire le risorse per sostenere una filiera corta territoriale”.

“Un ringraziamento va al dottor Marco Gramenzi che ha ospitato la presentazione negli spazi del suo agriturismo “Il Sapore della Luna”. Questo è un luogo simbolico in quanto Gramenzi con la sua attività offre una sintesi di tutte le potenzialità che sono connesse all’agricoltura biologica: la creazione di una azienda agricola e vitivinicola che offre prodotti agli ospiti e agli avventori, prodotti coltivati in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale”.

 

 

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