Al via la seconda edizione di ‘Futuro Memoria Festival’

Futuro e memoria si intrecciano nel festival che andrà in scena dal 22 al 26 settembre ad Ascoli:  Dante e Cecco saranno le figure al centro della kermesse che si svilupperà tra il chiostro di San Francesco, il teatro Ventidio Basso, i giardini pubblici di corso Vittorio Emanuele e largo Sant’Emidio.

“Dopo il grande apprezzamento della prima edizione – ha esordito il sindaco, Marco Fioravanti – replichiamo questo evento che rappresenta un connubio tra la memoria del passato e la prospettiva futura. Dobbiamo essere capaci di mantenere l’identità e allo stesso tempo interpretare le nuove esigenze. Vogliamo rendere sempre più visibile la nostra città all’esterno e questo appuntamento avrà un posto importante nel dossier per la candidatura a Capitale italiana della cultura”.

‘Futuro Memoria Festival’ prenderà il via mercoledì 22 settembre alle ore 18 al chiostro di San Francesco, con Franco Arminio in ‘Aree interne. Paesi e poesia’. Si prosegue giovedì 23, sempre al chiostro e sempre alle 18, con il dibattito moderato da Eleonora Tassoni tra le case editrici Marco Sbrozi (Hoepli) e Alessandro Mongatti (Mondadori Education) sul ruolo dell’editore per educare le nuove generazioni. Alle 19 il dialogo tra Marco Grimaldi e Maria Chiara Fratoni su ‘Le parole sentimentali di Dante’, mentre alle ore 21 Piero Pelù e Aldo Cazzullo saranno al Ventidio Basso per ‘A riveder le stelle. La Divina Commedia come non l’avete mai sentita’.

“Il fulcro di questa edizione – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti – non poteva che essere Dante, nel 700° anniversario della sua morte. Essendo questa una rassegna identitaria, abbiamo inserito degli approfondimenti su Cecco d’Ascoli. Un programma ricco, con dibattiti, conferenze e spettacoli, visite guidate e una produzione tutta ascolana che sottoponiamo all’attenzione di Amat”. Il presidente del consiglio comunale, Alessandro Bono, ha concluso: “Una proposta culturale di spessore, quella che la città chiede e vuole. Vogliamo produrre, e non solo proporre, cultura: questo festival è un fiore all’occhiello e anche nei prossimi anni sarà un punto di riferimento”.

l programma proseguirà venerdì 24 settembre alle ore 17 al chiostro, con ‘Le parolacce di Dante Alighieri’ di Federico Sanguineti, ‘La Divina Commedia in emoji’ di Francesca Chiusaroli e ‘La Divina Commedia in dialetto romanesco’ di Luigi Giuliani. Alle ore 18,30 al Ventidio Basso andranno in scena Vito Mancuso, Sara Chiappori e Mario Perrotta in ‘Suicidi/Inferno. Dalla condanna dantesca al dibattito sul fine vita’. Chiusura di giornata a largo Sant’Emidio alle ore 21 con ‘Inferne’, spettacolo in dialetto ascolano su testo di Guido Mosca, con Paolo Fratoni e l’intervento della Compagnia dei Folli. Sabato 25 il tour guidato per riscoprire i luoghi di Cecco con ‘Le Marche Experience’ (partenza dal chiostro alle ore 15).

Il pomeriggio si svilupperà al chiostro di San Francesco: alle ore 17 ‘Nel segno di Dante’ con Alberto Casadei e Massimo Arcangeli, alle ore 18 ‘Padri e madri d’Italia: Dante e Cristina Belgioioso’ con Pier Luigi Vercesi, alle ore 19 ‘L’altra Firenze. La città di Dante tra incanto e massificazione. Una riflessione sul turismo e il suo sviluppo sostenibile’, con Daniela Cavini. Alle ore 21 appuntamento con Murubutu al teatro Ventidio per ‘Infernvm Live’.

Domenica 26 il festival si sposterà ai giardini pubblici di corso Vittorio: alle ore 10 il laboratorio di gioco e creazione per i più piccoli con foglie, semi e altri materiali naturali per comporre un piccolo erbario; alle 11 il tour botanico a cura di Agostino Agostini e alle ore 12 l’aperitivo al parco. Nel pomeriggio, al chiostro di San Francesco, un tris di appuntamenti: alle ore 15 la passeggiata guidata su Dante e Ascoli, alle ore 17 ‘Danteide’ con Piero Trellini e Alessandro Poli, e alle ore 18 ‘Il cielo di Dante’ con Filippo Bonaventura. Chiusura al teatro Ventidio: alle ore 19 ‘Cecco, Dante e le donne’, un testo di Massimo Arcangeli e la regia di Francesco Eleuteri, con Natalia Ciarrocchi all’arpa; alle ore 21 Galatea Ranzi in ‘Le donne di Dante’.

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