ALBA ADRIATICA – Eletta sindaca nel 2013 a capo della civica Movimento per Alba, l’avvocato Tonia Piccioni si è trovata ben presto a dovere fare fronte ai problemi della criminalità. Ultimo episodio il viados bloccato seminudo in strada dagli agenti della Poliza locale, senza tralasciare che nel 2014 aveva ricevuto una lettera contenete minacce di morte.

Sindaca Piccioni, come mai ad Alba Adriatica si registra un’alta concentrazione di episodi criminosi?
“Alba è una città di 12.700 abitanti che d’estate passa 80-100.000, per cui diventa appetibile a livello economico e commerciale e attrae anche extracomunitari che vengono da fuori e si recano in spaggia per il commercio abusivo, oltre allo spaccio di droga. La compagnia dei carabinieri svolge un ottimo lavoro nostante debba coprire 12 comuni della Val Vibrata”.

Avverte la necessatà di un Commissariato di polizia?
“Questa estate c’è stata la presenza di un posto di polizia, che ha collaborato in maniera proficua con i carabinieri. Ma noi vogliamo arrivare ad avere un posto fisso tutto l’anno. Nei prossimi giorni invierò una lettera al prefetto di Teramo per chiedere un presidio permanente”.

Pensa di avere fatto abbastanza per prevenire e reprimere la criminalità?
“Non mi rimpovero nulla: abbiamo implementato la videosorveglianza, abbiamo fatto fare corsi di addestramento per la difesa personale ai Vigili urbani, li abbiamo dotati di spray urticante e giubbotto anti proiettile. Entro la fine del mandato armeremo gli agenti del corpo di polizia locale al fine di equipaggiare un comando che oggi più di ieri ha sempre più un ruolo importante e significativo nel contesto sociale con nuove mansioni attribuite dal recente decreto Minniti.
Sulla sicurezza stiamo facendo tanto e continueremo a fare di più. Da parte dei cittadini non c’è molta percezione della sicurezza nonostante l’impegno, perché c’è il fenomeno abbastanza diffuso dello spaccio degli stupefacenti, legato alla presenza di alcune etnie che non si sono mai integrate completamente con il tessuto sociale. Queste rimangono realtà avulse dal contesto della comunità albense”.

Una convivenza difficile con gli extracomunitari?
“Ci sono oltre 200 rifugiati politici gestiti dal Gus che generano lievi problemi di microcriminalità, altri vivono negli appartamenti e lavorano. Al di là dei richiedenti asilo inviati dal prefetto ci sono bengalesi, cinesi, rom di stanza nella zona nord con i quali la convivenza è diffcile. Noi stiamo dando una risposta positiva con maggiori controlli, abbiamo allungato per due mesi il contratto a due Vigili stagionali, l’associazione volontari dei carabinieri ci aiuta nel monitoraggio del territorio. Abbiamo installato 30 telecamere con un progetto approvato dalla prefettura e ne piazzeremo altre 28. Ad Alba da tre anni abbiamo la convenzione con la vigilanza privata armata, che implementeremo affidando durante i mesi invernali il controllo dei parchi pubblici nelle ore pomeridiane”.

I fatti di cronaca si sono ripercossi in maniera negativa sul turismo?
“In tutte le località di mare si registrano episodi legati alla criminalità: Alba è una stazione balneare con le problematiche simili a tante altre. I vacanzieri continuano e venire e ad apprezzare la nostra riviera per la spiaggia, il mare, il sole, il panorama, i servizi e le manifestazioni culturali. Vorrei sottolineare che nell’area turistica si contano circa 170 alberghi che d’estate si riempiono. Quest’anno abbiamo avuto anche l’acqua del mare sempre balneabile, dopo i problemi registrati in passato alla foce del Vibrata, motivo per cui è stata persa la bandiera blu. Ma abbiamo lavorato per purificare l’acqua del fiume e contiamo di riprendere la Bandiera blu”.

A maggio 2018 scadrà il mandato da sindaca, si ricandiderà? Considerato che sono necessarie le quote rosa, sta pensando ad una investitura alle elezioni politiche?
“L’unica certezza è la scadenza del mandato nella primavera 2018. Per quanto riguarda il mio futuro sto valutando tutte le strade”.