Altro 1-0, altra vittoria: Del Duca fortino bianconero, ancora un passo verso la salvezza

La legge dell’1-0. Sarà questa la strada che condurrà il Picchio alla salvezza?

DEL DUCA FORTINO BIANCONERO – Già, 1-0. Perché dall’arrivo di mister Mangia sulla panchina bianconera, l’Ascoli ha ottenuto sei vittorie. Ben quattro delle quali – tutte al Del Duca – con il minimo risultato. Tutto era iniziato dal successo sul Perugia firmato Cacia, seguito dalla vittoria con la Ternana grazie alla rete di Caturano. Poi il doppio successo col ‘tris’ – 1-3 a Livorno e 3-0 allo Spezia – prima di superare nuovamente col minimo scarto la Virtus Lanciano (gol di Jankto) e ieri il Como. Tra le mura amiche il Picchio ha un ruolino di marcia di tutto rispetto da quando il tecnico Mangia ha rilevato Petrone: 5 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Numeri ancora più importanti a guardare bene le statistiche. Perugia, Trapani, Ternana, Spezia, Lanciano, Latina e Como. Cosa hanno in comune queste sette squadre? Nessuna ha fatto gol ai bianconeri. Solo il Novara è riuscita a festeggiare al Del Duca da quando l’ex ct dell’Under 21 si è seduto sulla panchina del Picchio. L’Ascoli non sarà spumeggiante. Non riuscirà a dilagare e vincere una partita “in tranquillità”. Ma muove la classifica. E in casa è diventata una squadra difficilissima da affrontare. Un po’ come lo era l’altr’anno in Lega Pro: la scorsa stagione l’imbattibilità al Del Duca servì a raggiungere la promozione. Stavolta il fortino bianconero dovrà garantire la permanenza in Lega B.

UN SUCCESSO CRUCIALE – La vittoria di ieri vale doppio per il Picchio. E’ vero, i punti assegnati sono sempre e solo tre. Ma sconfiggere una diretta avversaria nella corsa alla salvezza inizia ad assumere importanza vitale. L’Ascoli si è portato a 31 punti, lasciando il Como all’ultimo posto e a -10. Mettendo pressione alla Salernitana, a quota 24 e impegnata quest’oggi contro il Crotone. Allungando a +5 sul Lanciano e a +3 sulla Pro Vercelli, lasciando dietro il Modena (a 29), sorpassando il Vicenza (fermo a 30) e raggiungendo il Livorno (con il quale il Picchio è in vantaggio negli scontri diretti in attesa del match di ritorno). Un balzo dal 18° al 15° posto che fa respirare, ma non deve assolutamente far rilassare. Perché il prossimo impegno in casa del Pescara, terzo, è molto difficile e perché la classifica è meno ‘amica’ di quello che possa sembrare. Sopra all’Ascoli infatti le squadre iniziano ad allungare: il Latina e il Trapani sono a 33, il Perugia a 34 e poi via Ternana (36), Avellino (37) e Brescia (39). Con Perugia e Trapani che si affronteranno domani sera (e almeno una delle due conquisterà punti).

LA SALVEZZA NELLE PROPRIE MANI – Tradotto – e per farla breve: la classifica si sta delineando. Cagliari e Crotone sono lanciatissime verso la promozione diretta, il solo Pescara sembrerebbe in grado di poter provare a mettere i bastoni tra le ruote a una delle due ‘sudiste’. Poi il gruppone playoff, con quelle squadre che hanno già raggiunto e/o superato quota 40. Brescia, Avellino, Ternana e Perugia nel limbo della metà classifica, poi dal Latina in giù nessuna compagine può stare tranquilla. L’Ascoli si giocherà la permanenza in B con altre sette-otto squadre. Tre andranno direttamente in Lega Pro, due si affronteranno in uno scontro all’ultimo sangue nell’arena dei playout. Il Picchio però non deve temere nessuno: Salernitana, Modena, Vicenza e Livorno dovranno far visita al tempio bianconero del Del Duca, poi ci sono ancora le sfide in trasferta con Pro Vercelli e Trapani. La salvezza è assolutamente alla portata. E l’Ascoli non ha alcuna intenzione di fallire.

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