Altro suicidio Ascoli, che almeno sia di buon auspicio…

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Altro suicidio dell’Ascoli al Del Duca, che sia almeno di buon auspicio.

Il 2-2 di ieri pomeriggio contro il Trapani fanalino di coda ha ricordato per molti aspetti l’amaro pari di due mesi fa contro il Latina (anche se con i laziali la beffa fu ancora più atroce vista la doppia superiorità numerica del Picchio). Da 2-0 a 2-2, con l’occasione di chiudere i giochi su calcio di rigore. Allora sbagliò Cacia, ieri errore di Gatto. E allora nuova rimonta subita tra le mura amiche a tempo quasi scaduto, altro harakiri dei bianconeri. Ma proprio come contro il Latina, martedì prossimo l’Ascoli avrà modo di riscattarsi: due mesi fa arrivò il successo per 2-1 contro la Virtus Entella, tra due giorni al Del Duca sarà altro scontro diretto per la salvezza con la Pro Vercelli. E allora almeno che questo suicidio sia di buon auspicio…

Un primo tempo quasi capolavoro da parte dei ragazzi di mister Aglietti. La gara col Trapani nascondeva non poche insidie, ma l’approccio al match dei bianconeri è stato da grandissima squadra: 2-0 già al 22’, poi con Orsolini si è avuta anche la chance per mettere il sigillo alla sfida già prima della mezz’ora. Gli ospiti non si sono però arresi, hanno iniziato a farsi vedere dalle parti di Lanni a fine primo tempo e nella ripresa hanno dominato la gara. Il gol del 2-1 ha tolto certezze al Picchio, a quel punto la partita è diventata imprevedibile: l’Ascoli avrebbe potuto chiuderla di nuovo con Gatto dagli undici metri, il calcio però non perdona. E allora 2-2 nel recupero e tanto tanto rammarico per altri due punti gettati al vento. Risultato forse giusto però per quanto visto in campo, con un Picchio dai due volti: che fa divertire i tifosi e si merita applausi nel primo tempo, che pecca di inesperienza (e forse di un pizzico di presunzione) nella ripresa. Pregi e difetti di una squadra giovanissima (anche ieri ben 4 ragazzi del ’97 in campo). Per i singoli bene Almici (sempre tra i migliori nelle ultime gare), un maestoso capitan Giorgi, il ritrovato Orsolini e un Favilli sempre più trascinatore della squadra a suon di gol pesantissimi. Male Gatto, ma una cosa sentiamo di doverla dire: guai ad addossare la colpa del pareggio su di lui. I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di calciarli, dire che l’Ascoli ieri si sia fatta rimontare per colpa del penalty fallito dall’attaccante sarebbe riduttivo e fin troppo semplicistico. Solo uno squallido (passateci il termine) modo di trovare un capro espiatorio. Rigore tirato male, respinta calciata ancora peggio: tutto vero, ma se ieri la gara è terminata 2-2 la colpa non è certo solo ed esclusivamente di Gatto

I tifosi si dividono. C’è chi comunque vede il bicchiere mezzo pieno. Nove risultati utili consecutivi non si registravano da tempo, in serie B – si sa – la continuità alla fine fa la differenza: si resta comunque a +3 sui playout e +5 sulla zona retrocessione diretta. C’è chi invece non riesce a vedere oltre il bicchiere mezzo vuoto. Altra vittoria gettata alle ortiche sul più bello e Del Duca ancora stregato, con l’Ascoli che in casa ha conquistato appena 13 punti (solo il Vicenza ha fatto peggio con 12).

Ma già martedì ci si può riscattare. Ci si deve riscattare. Pro Vercelli terzultima, con un solo striminzito pareggio conquistato nelle ultime tre gare. Si gioca solo al Del Duca, tutte le altre restano a guardare. Vincere vorrebbe dire 33 punti in classifica, sorpasso a Salernitana e Novara (31) e aggancio al Carpi al decimo posto. Un pari lascerebbe invariata la distanza dai piemontesi, permettendo comunque all’Ascoli di fare un altro piccolo passo verso la salvezza. Guai invece a fallire. Perché poi ci sarà la trasferta sul campo del Vicenza, ferito da due sconfitte consecutive e in zona playout a quota 27. Sarà fondamentale arrivare alla sfida con i biancorossi senza troppe pressioni addosso: con la Pro Vercelli non si può davvero sbagliare.

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