“Anatra zoppa”, i sindaci chiamano Piunti: San Benedetto fa scuola

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alcune amministrazioni telefonano al Municipio di viale De Gasperi. Per quale motivo? Perché alle elezioni comunali dello scorso giugno, si sono verificate situazioni simili a quella capitata nel 2016 a San Benedetto, dove al ballottaggio vinse il sindaco che aveva perso al primo turno. Ora si annunciano ricorsi in nome  dell’anatra zoppa, che in Riviera è stata scongiurata dalla sentenza del Consiglio di Stato.

Fatti simili a quanto  capitato nel giugno 2016 a San Benedetto, si sono verificati quest’anno a Lecce, Avezzano, L’Aquila. I giornali di queste città negli  articoli hanno parlato del ricorso al Consiglio di Stato vinto da San Benedetto. E così dalle amministrazioni di Avezzano e Lecce sono partite telefonate a Piunti e  all’avvocato del Comune, Marina Di Concetto. Lecce ha chiesto la sentenza del Consiglio di Stato e le memorie difensive, dato che il pronunciamento richiamava le memorie.

Come si ricorderà, la corte di Roma ha assegnato il premio di maggioranza a Piunti nel nome della governabilità. Ed ha evidenziato che la sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale il ballottaggio, non si applica nelle elezioni dei sindaci.

Insomma, a Lecce, Avezzano e L’Aquila le opposizioni hanno annunciato ricorsi. I sindaci eletti sperano di ottenere il premio di maggioranza basandosi sulla sentenza che ha dato ragione all’avvocato Di Concetto, che ha difeso il Comune al Tar e al Consiglio di Stato.

 

 

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