Appignano in tilt: cavo della fibra ottica tranciato, mobile, fisso e adsl fuori servizio da ieri

APPIGNANO DEL TRONTO – Un intero paese escluso dal web e dalle linee telefoniche da ieri , mercoledì 10 Gennaio. Da un primo momento si è pensato fosse un problema legato alla centrale, datosi che per tutta la mattinata, operatori enel hanno tolto l’ elettricità per lavori di manutenzione a tuto il centro del paese, e datosi che la cabina è situata proprio nel centro storico, si è pensato fosse dovuto a questo.

Subito dopo essere tornata la corrente elettrica però, si è notato subito un abbandono della linea telefonica, mobile e fissa, Tim, Wind, Tre, Vodafone, uno dietro l’altro gli operatori hanno abbandonato le coperture di tutti, quindi oltre non avere linea internet, ogni cittadino ha avuto disagi nell’essere contattati e nel contattare all’interno del paese.

I disagi maggiori ovviamente si sono riscontrati nelle piccole e medie imprese del luogo, che attualmente non riescono a lavorare, datosi che ormai tutto si muove tramite il web. Banca, farmacia, posta, tutti i lavori che hanno bisogno di un contatto web sono in tilt, mentre i titolari tutti, cominciano ad innervosirsi chiedendosi chi li ripagherà di quella giornata lavorativa persa.

Il danno, è stato causato da una trivella del cantiere aperto per la ricostruzione della strada che circoscrive il paese, ceduta dopo il terremoto dello scorso anno. La trivella era in funzione per l’inserimento dei pali di sostegno della strada e probabilmente il cavo sotterraneo non era stato segnalato, il danno è stato imminente e la fibra ottica è stata tranciata, portandosi dietro tutti gli operatori fissi e mobili.

La Telecom non riesce ancora a dare i tempi di riparazione di essa, gli operatori mobili sono quasi di nuovo tutti stabili, ma i fissi e la connessione internet continuano a mancare, lasciando le piccole e medie imprese impossibilitate nel lavoro e i cittadini esclusi dal web.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Terremoto, nella notte scossa di magnitudo 3.6

Articolo Successivo

Il Comitato Antidegrado accusa: "In città la situazione non è migliorata"