Approvata risoluzione a firma Urbinati-Giorgini sull’ex impianto ecologico di via Val Tiberina

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Votata all’unanimità una risoluzione dal Consiglio regionale – presentata dal capogruppo, Fabio Urbinati, e dal consigliere Peppe Giorgini (M5S) – sull’ex impianto ecologico di via Val Tiberina (ex Piattaforma Ecologica srl) che impegna il presidente e la Giunta regionale a chiedere l’intervento nell’area dell’Arpam al fine di verificare la presenza di inquinanti pericolosi sia sopra sia sotto il suolo.

La vicenda del sito al civico 148 di via Val Tiberina si protrae ormai da quasi un decennio, a seguito del fallimento della società, Piattaforma Ecologica srl, che gestiva l’area dedicata allo smaltimento e al recupero di rifiuti speciali non pericolosi e di rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata. Vicenda che è stata ricostruita questa mattina in aula, sottolineando i numerosi e continui rifiuti alle richieste del Comune di San Benedetto da parte dell’Arpam ad effettuare le verifiche necessarie ad accertare eventuali contaminazioni da inquinanti dell’area. Un impasse per superare la quale a luglio del 2017 la Prefettura di Ascoli Piceno ha istituito un tavolo tecnico interistituzionale coordinato al quale siedono tutti i soggetti interessati alla vicenda e del quale l’Arpam è componente permanente. Ora la risoluzione, votata all’unanimità, dei consiglieri Urbinati e Giorgini (M5S) che impegna la Giunta regionale a richiedere ad Arpam di intervenire nel sito dismesso di via Val Tiberina, 148 nel Comune di San Benedetto del Tronto “al fine di accertare la presenza di inquinamento potenzialmente pericoloso esistente sia sopra sia sotto il suolo, ed escludere quindi situazioni di rischio per la salute e per l’ambiente, secondo quanto previsto dakke competenze dell’Agenzia regionale per l’ambiente. Tutto questo anche in virtù delle risultanze del tavolo tecnico istituito dalla Prefettura di Ascoli Piceno a luglio 2017”.

«L’impegno assunto grazie a questa risoluzione riguarda anche il sostegno alle eventuali spese di bonifica del sito – precisa Urbinati –, per le quali la Regione non si tirerà indietro, compartecipando insieme alle altre istituzioni coinvolte». «La mia mozione, poi diventata risoluzione – aggiunge Giorgini – ha inteso sensibilizzare e impegnare la Giunta regionale su un nuovo problema emerso da alcune indagini, che ho svolto personalmente e che hanno richiesto mesi di lavoro, e da dove è emerso che il sottosuolo della ex piattaforma ecologica potrebbe essere contaminato da sostanze pericolose per la salute umana e che potrebbero, qualora confermate, dimostrarsi inquinanti anche per le falde acquifere sottostanti».

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