Presentato il progetto Sis.Ma. La Protezione Civile si rafforza per dare risposte più efficaci
Ascoli, Breda: “Cagliari ci ha insegnato che spirito, intensità fisica e mentale sono fondamentali”
Mister Breda, alla viglia di Ascoli-Venezia, ha parlato della sfida coi lagunari e degli insegnamenti tratti dal secondo tempo di Cagliari:
“Prima di Cagliari eravamo reduci da cinque partite in cui avevamo subito un solo gol, per di più su rigore. L’insegnamento di cui parlavo a Cagliari? Il non prendere gol passa attraverso un’intensità fisica e mentale che ti permette di non concedere opportunità. Il match di Cagliari ci ha detto che nel primo tempo abbiamo avuto spunti molto interessanti, considerando il tipo di avversario, il fatto che giocavamo fuori casa e per la qualità messa nelle giocate; ma se perdi lo spirito e l’intensità, non va bene perché concedi campo e tante occasioni che per cinque partite non avevi concesso. Per intensità fisica intendo quella che ti permette di avere gamba, di andare a prendere l’avversario, di giocare alti, di vincere i duelli; l’intensità mentale è quella che subentra quando tutte queste cose non ti vengono, quindi ti abbassi – e non è un disonore – e giochi compatto, come è capitato 20’ col Parma o in altre gare. In quel momento l’intensità mentale ti fa vivere meglio i duelli, ti fa eliminare i rischi, quindi è questo che intendo: la capacità nel corso della gara di leggere più partite e sapersi adattare a quello che capita, poi puoi anche stare basso, ma, se rimani nel 2-1 fino alla fine, magari hai un’occasione anche all’ultimo. Invece se incassi 3-4 gol non c’è più storia. Su tutto questo avevamo lavorato già da prima di Cagliari, ma forse il primo tempo di quella partita ci ha fatto dimenticare tutto questo, invece per fare il calcio che vogliamo far noi dobbiamo sempre tenere a mente tutti questi aspetti”.
Ascoli-Venezia è il primo di due confronti consecutivi casalinghi, infatti dopo la sosta arriverà al Del Duca il Brescia:
“Dobbiamo guardare alla distanza che ci separa dal Venezia, mantenerla e se possibile aumentarla. Ha una rosa importante, retrocessa dalla A, fa una buona fase di sviluppo, muove bene la palla e quindi serviranno grande attenzione e capacità di leggere le fasi, dobbiamo fare tutto a tremila all’ora. Abbiamo lavorato bene questa settimana, credo che a Cagliari abbiamo anche pagato le quattro gare ravvicinate, invece in questi giorni siamo tornati a lavorare normalmente e dobbiamo riprendere il nostro percorso e la voglia di fare punti che va messa prima di ogni cosa. C’è consapevolezza che Venezia e Brescia siano due partite importantissime, le più importanti della stagione, ma pensiamo a una alla volta, concentriamo tutte le energie sul match di domani, da giocare a tremila e con grande voglia di portare a casa più punti possibile. Forte sta bene, Proia è rientrato in gruppo da giorni, è convocato. Dionisi? E’ da un bel po’ che lavora con noi, ha giocato tante partite da subentrante, si è allenato sempre, può sicuramente anche partire dall’inizio, le scelte dipendono da come si vuole impostare la gara, tutti i nostri attaccanti possono iniziare o subentrare perché hanno certe caratteristiche e lo hanno sempre ben dimostrate sia dall’inizio che in corso d’opera.
Migliorare lo sviluppo offensivo? E’ un nostro obiettivo, oltre a questo dobbiamo aumentare la voglia di segnare. Tante volte il gol non viene fuori solo da uno sviluppo. Ho fatto vedere ai ragazzi i sette gol che ha fatto il Manchester City in Champions: uno magari si aspetta che siano frutto di partenze dal basso, di azioni, invece quattro sono mischie. Questo vuol dire che il gol devi volerlo, se guardiamo i gol di Haaland uno è un rigore e tre sono respinte in area. Quindi è questo il tipo di mentalità che dobbiamo fare nostra e non mi riferisco solo agli attaccanti, ma anche ai centrocampisti o ai difensori sulle palle inattive. Credo che abbiamo tanti margini di miglioramento, ma passa molto dalla mentalità e dagli obiettivi che ci fissiamo. Questo discorso non è legato solo ai ragazzi, ma al lavoro che facciamo in settimana e a come riesco a trasferire questa mia convinzione ai ragazzi. Vedo che in allenamento c’è questo desiderio di fare gol e ci stiamo lavorando. Nelle partite in casa col Bari in inferiorità numerica le occasioni le abbiamo create, poi con la squadra avversaria che va in vantaggio e cerca di addormentare la gara diventa tutto più difficile. Col Benevento abbiamo prodotto una trentina di tiri, ma è la concretezza nel determinare che dobbiamo accrescere”.
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