Ascoli Calcio, una grande rincorsa in cui nessuno gli sta regalando nulla, anzi…

ASCOLI PICENO – L’avvicinarsi alla fine del campionato, unito alla carenza di motivazioni per alcune squadre, sta portando avere sempre più risultati insoliti. Proviamo a fare un bilancio dell’attuale ruolino di marcia dei bianconeri.

L’Ascoli è dalla gara interna col Crotone che non perde, da quel momento in poi ha iniziato ad inanellare risultati utili e consecutivi, che potranno risultare decisivi per il raggiungimento del traguardo finale. Un cambiamento di rotta griffato dalla coppia Bifulco-Dionigi; a loro, infatti, congiuntamente al lavoro dello staff del tecnico emiliano, deve essere riconosciuto questo merito. Una rincorsa (quasi) disperata, frutto di un’amalgama che partita dopo partita si è riusciti a trovare e formare. La vittoria di Cosenza ha sbloccato mentalmente sia i tesserati che l’ambiente, fornendo un’incredibile iniezione di fiducia per il prosieguo del torneo.

Su tutti si è imposto Ninkovic. Il talento serbo si sta sempre più dimostrando vero faro per questa squadra. Un legame talvolta burrascoso, ma sempre autentico. Sicuramente non ama essere sostituito – soprattutto quando si è sotto nel punteggio o quando ha sbagliato qualche scelta in campo -, ma la sua voglia di incidere e di rincorrere l’avversario lo sta, pian piano, trasformando in un leader per questa squadra. Colpisce anche l’abnegazione dei subentranti, la disponibilità di Diogo Pinto ad entrare a Cittadella ed uscire dopo aver posto la sua firma in maniera indissolubile sul match in terra veneta.

«Ma è l’Ascoli ad esser determinante», questo è un concetto più volte ribadito da Dionigi. Solo attraverso la riscoperta del gruppo si è riusciti a creare questo afflato comunitario. In tutto questo c’è un messaggio che deve ancor di più render merito alla squadra: nessuno gli sta regalando nulla!

Anche il tifoso più moderato, dopo ieri, si è reso conto che la bilancia degli “episodi sfavorevoli” ha iniziato a pendere in maniera sempre più gravosa. Soprattuto nelle ultime due gare. L’Ascoli si è vista annullare un gol al “Tombolato” per un fuorigioco bislacco, tra l’incredulità del telecronista dell’emittente detentrice dei diritti – “Forse l’assistente ha ravvisato che la palla fosse già uscita sul cross di Ninkovic” -. Senza dimenticare l’abbraccio tra il fantasista serbo, lanciato a rete, e Perticone. Rivedendola, vista la prossimità di un altro difendente, (forse) poteva starci il giallo, anziché il rosso; ciò non toglie la solarità del fallo commesso dal difensore granata. In Veneto, nonostante questa disparità di valutazione degli episodi, l’Ascoli è riuscito a conseguire la sua quarta vittoria consecutiva; lo stesso non è avvenuto nel match interno col Pordenone, finito con un pari.

Anche ieri sera, nell’azione del primo gol, Bocalon – nel momento in cui la palla viene calciata dal proprio compagno – si trova al di là del secondo difendente. Nel momento in cui i bianconeri stavano producendo il massimo sforzo per riprendere la gara c’è stato il tocco di mano in area di Camporese. Il regolamento attuale ci dice che, non essendoci più la volontarietà come discrimine per dirimere questi casi, quello è calcio di rigore. Una regola che può non piacere, ma dura lex, sed lex. Anche la gestione dei cartellini sembra mostrare una certa disparità. L’episodio chiave risulta essere l’intervento da tergo di Vogliacco su Trotta. Il difensore, infatti, è intervenuto col piede a martello sull’attaccante campano. Solitamente questi episodi vengono sanzionati con l’espulsione, così non è stato.

Ora il Picchio si appresta a preparare la penultima gara del suo cammino col Pisa, con la vittoria in Toscana che significherebbe essere aritmeticamente salvo. Mister Davide Dionigi ha impegnato stamane in una seduta defaticante i titolari della sfida di ieri sera, tutti gli altri hanno svolto un lavoro tecnico con partite a campo ridotto.

Domani vi sarà la seduta di rifinitura alle ore 10 al Picchio Village, poi la squadra partirà alla volta di Pisa.

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