Ascoli, Fainplast sponsor di maglia. Faraotti:” Devo ridare qualcosa al mio territorio”

ASCOLI – La Fainplast sarà ancora una volta lo sponsor di maglia dell’Ascoli Calcio per la stagione 2019/2020.

Il fondatore e leader dell’azienda Battista Faraotti ricorda di “Essere sempre stati vicini all Ascoli . Un’azienda locale deve essere attenta anche allo sport, perché gli impegni sono importanti. Mi onora che la mia azienda sia sulla maglia dell’Ascoli. Tutti devono fare la loro parte e più risorse ci sono, meglio si può fare. In famiglia seguiamo tutti l’Ascoli e lo facciamo perché devo ridare qualcosa al territorio che mi ha dato molto” spiega Faraotti “Il successo va condiviso con la comunità ed è questo che bisogna fare. Sto vedendo un calcio piacevole e credo che si può solo migliorare ancora. In passato abbiamo visto sofferenze ma adesso c’è tosti che rappresenta tutta la città” dice Faraotti . Sul Picchio Village “Quei campi hanno valore se sono utilizzati da una squadra di serie a e b, anche a Bellini conviene che sia valorizzato. Apprezzo il bel gioco e ho visto davvero delle belle partite con un gioco bello e da vedere. Spero che Zanetti ci faccia divertire ma siamo fiduciosi”

La responsabile marketing dell’Ascoli Susi Galanti parla di  “Legame che si fortifica e diventa forte. Ascoli calcio è una realtà che si confronta con tutto il territorio nazionale ed è normale che ci si apra ad investimenti diversi ma siamo convinti che il fulcro deve restare legato alle attività locali”.

Il presidente dell’Ascoli  Giuliano Tosti aggiunge che ” Faraotti è un difensore della città e del territorio e ha sempre aiutato il territorio. È un capitano d impresa importante ed è sponsor più longevo dell’Ascoli. Il primo ringraziamento arriva da Pulcinelli, poi da me e Ciccoianni. Siamo aperti ai valori della città e questo esempio deve contaminare altri imprenditori ascolani, la nostra porta è sempre aperta. Deve essere un anno di soddisfazioni per tutti” dice Tosti “Con Bellini il rapporto è rimasto buono e anche se si è lasciato male con la tifoseria, è un patrimonio da valorizzare perché è un ascolano che ha avuto successo le mondo. noi stiamo nel top del calcio mondiale e per una città piccola, è straordinario . Vedendo alcuni allenamenti ho visto che l’allenatore cura ogni minimo dettaglio, vedo un applicazione al lavoro che non avevo mai visto in sei anni di Ascoli”.

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