Ascoli, poche le note positive: ora l'ultimo sforzo

C’è solo un aspetto (parzialmente) positivo nella giornata di ieri: il risultato. Il punto conquistato ha comunque tanto valore per la classifica, anche se la strada è ancora tutta in salita.

Imbarazzante, irritante, inspiegabile. Con questi tre aggettivi si può descrivere la prestazione della squadra nel primo tempo. Nonostante la superiorità numerica per l’espulsione di Lopez, la compagine bianconera ha faticato a costruire gioco ed è stato proprio il Benevento a tenere in mano il pallino del gioco. Irriconoscibili Cassata e Favilli, male anche tutti gli altri. Gli unici a salvarsi sono stati Lanni e Addae. La troppa tensione che sicuramente può attanagliare la squadra non può essere un abituale alibi che ormai sentiamo ripetere ad ogni partita. A tre giornate dalla fine prestazioni simili non sono accettabili. Positivi sono stati gli ingressi di Bentivegna, Perez e Carpani, che hanno dato alla squadra almeno un po’ di vivacità. A preoccupare è anche la condizione fisica di alcuni elementi, che sembrano non avere più benzina nelle gambe.

Dopo una salvezza ottenuta all’ultima giornata nel passato campionato, come è possibile ripetere la stessa stagione l’anno successivo? E’ questa la domanda che i tifosi bianconeri si stanno ponendo ormai da qualche settimana. Le colpe sono di tutti: società, allenatore e giocatori (alcuni). Ma arriverà il momento di fare i conti. E il momento non è sicuramente adesso. 180’ di sofferenza, 180’ di speranza. Sarà un finale di campionato vietato ai deboli di cuore.

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