Ascolto & Partecipazione attacca: “Il piano di rilancio delle attività sembra un gioco di società”

ASCOLI – I consiglieri comunali di “Ascolto & Partecipazione” Emidio Nardini e Antonio Canzian criticano la Giunta sul piano di sostegno alla ripresa e delle attività produttive presentato qualche settimana fa.

“Qualche giorno fa la Giunta comunale ha presentato questo piano di azione  redatto, così si legge, secondo modalità di consultazione, partecipazione e condivisione con categorie, organizzazioni, associazioni e con gli stakeholders”. Sarebbe interessante sapere in base a quale principio di questa scelta e che cosa hanno detto tutti questi soggetti, se vi è stata un convocazione formale, se esiste un resoconto delle varie proposte emerse! O il Sindaco ha ascoltato chi ha voluto lui e ha delineato le proposte che ha voluto lui?”

“La partecipazione è una cosa seria e necessita di passaggi trasparenti e verificabili, altrimenti non è! Peraltro, un piano che indica misure per le quali non vengono indicate le risorse, non è un piano, è un gioco di società”Infatti si parla di “contributi a fondo perduto”, il cui quantum verrà definito in seguito. Di rimodulazione delle tariffe per i parcheggi, ma si rimanda alla trattativa con la Saba”.

“Di sostegno al pagamento degli affitti, ma si rimanda ad auspicati interventi dello Stato e della Regione! Si annuncia la proposta, sempre al governo, di un credito di imposta nei confronti dei proprietari di locali commerciali e artigianali. Ed altro ancora. Ma predisporre un piano di ripresa con queste modalità chiamando in causa sempre altri (Regione, Governo e non so chi altri!) è semplice. L’unica misura indicata che richiede un impegno finanziario diretto del Comune, in termine di minor introito, è la rivisitazione della Tari e della Tosap di cui, però, si parla ormai da un decennio. La sensazione, signor Sindaco, è che, ad un anno dalla sua elezione, Lei continui a fare dichiarazioni e predisponga piani impregnati di tanta propaganda. E’ forse il tempo di cominciare a governarla davvero questa città, o no?

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