Bassetti (Mps): "No opposizione forzata, Piunti governi"

Il Movimento Popolare Sambenedettese (Mps) è stato fondato dall’imprenditore turistico Marco Calvaresi, che qualche tempo fa si è dimesso da tutte le cariche. La civica, alle comunali della primavera 2016 ha corso con la coalizione di centrosinistra, che ha candidato a sindaco Paolo Perazzoli, sconfitto da Pasqualino Piunti (nella foto, il Mps il giorno della presentazione della lista)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Movimento Popolare Sambenedettese e i suoi rappresentati hanno deciso di continuare a lavorare su tavoli programmatici per lo sviluppo della città. “Un progetto civico, liberale e progressista è il fondamento delle nostre azioni”. Anticipazione di Emanuele Bassetti, coordinatore comunale del Movimento Popolare Sambenedettese che, nell’analisi politico- amministrativa fa un passo indietro: “Le elezioni comunali del giugno 2016 – puntualizza – hanno consegnato la città a una rappresentanza di centrodestra forte, soprattutto, delle liste civiche a suo sostegno, a dimostrazione come a livello di elezioni comunali, le civiche hanno una grande importanza.

Alcuni partiti del centrodestra, con rappresentanza nazionale (FdI e Lega Nord, ndr), hanno preso meno voti rispetto alla nostra piccola lista, costituita, prevalentemente, da persone con scarsa esperienza politica, che hanno rinunciato a fare alleanze con qualsiasi partito, movimento o gruppo esterno.

Il 9 febbraio ci sarà la sentenza sull’anatra zoppa. E’ un provvedimento che ci lascia indifferenti, anche perché qualche fuga in avanti, qualche protagonismo e molto opportunismo hanno determinato la fine della coalizione di centrosinistra. Noi abbiamo aderito al ricorso unitario essendo parte integrante della coalizione nella quale abbiamo creduto, dalla quale non abbiamo mai preso le distanze e della quale riconosciamo la bontà del progetto politico.

Ci sembra giusto aggiungere che l’attuale Amministrazione ha il diritto-dovere di governare ed amministrare per il bene di San Benedetto. Anche di avere rispetto per chi ha amministrato in passato, lasciando in eredità una porzione di lungomare da ristrutturare, un patrimonio edilizio scolastico invidiabile.

Ricordiamo l’ex tribunale, il sottopasso di via Pasubio a  Porto d’Ascoli, la lotta al punteruolo rosso e tanti altri interventi, ai più sconosciuti, in materia di sociale e di integrazione. Va bene sottolineare gli errori del passato ma anche riconoscere i meriti. Non siamo mai intervenuti nel dibattito politico per evitare inutili polemiche o frizioni. Siamo per il rispetto delle regole e per lo sviluppo della nostra città.

Prima di tutto siamo cittadini e non possiamo augurarci che la guida di governo, di qualunque colore essa sia, possa amministrare male solo per poterla contestare. La nostra volontà è quella di lavorare, aldilà delle appartenenze, per un progetto politico di grande respiro politico con le migliori competenze del territorio, per lo sviluppo socioeconomico della nostra città perché, in questo momento, San Benedetto ci appare come un’incompiuta.

Ha perso appeal, leadership e voglia di battere nuove strade come abbiamo fatto in passato grazie a personaggi illuminati. Restiamo a disposizione di chi ancora ha voglia di lottare – la conclusione del coordinatore del Movimento Popolare Sambenedettese, Emanuele Bassetti – per far sì che San Benedetto torni ad essere protagonista non solo nel turismo ma a 360 gradi”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Caso De Berardinis, la solidarietà di Orgoglio Civico

Articolo Successivo

Canducci a De Berardinis: "Non sei malato"