Castelli attacca: “Tagli selvaggi al personale sanitario della provincia Picena. Ecco i numeri”

ASCOLI PICENO – Il Sindaco di Ascoli Guido Castelli attacca la Regione Marche sulla sanità, esaminando alcuni numeri.
“L’on. Agostini, nella nuova veste di responsabile sanità del PD, è chiamato a delle contorsioni acrobatiche per difendere l’indifendibile e cioè la Delibera n.82/19 con cui Ceriscioli devasta il Piceno in materia di spesa per il personale sanitario.La Regione, infatti, è chiamata a misure molto severe per contenere il costo del personale ed ha stabilito che questa voce, cosi rilevante per il sistema sanitario marchigiano, passi da 617.202.546€ del 2018 a 610.279.000€ nel 2019.Un taglio di circa 7.000.000 di euro che Ceriscioli e il PD marchigiano hanno deciso di modulare riproponendo l’antico schema della discriminazione a carico del Sud delle Marche. Tutto ciò  in due mosse così riassumibili:1) il taglio viene addossato prevalentemente all’ASUR (-  € 6.831.246) e risparmia le Aziende Ospedaliere di Ancona e Pesaro2) il taglio per più del 50% è caricato sull’area Vasta n. 5 di Ascoli/San Benedetto che si vede ridurre il costo del personale di ben € 3.819.873.
L’area vasta di Pesaro registra un taglio appena percettibile pari a € 44.261 e quella di Macerata beneficia addirittura di un incremento (pari a € 1.364.698) esattamente come la direzione generale dell’Asur che viene premiata con un più € 497.335. Questi sono i fatti. Il resto sono chiacchiere” dice Castelli.
“Ceriscioli è un asso nel gioco delle tre carte.Parla del nuovo ospedale e poi taglia i posti letto all’area vasta 5 (- 43 posti letto nello schema formale trasmesso nell’agosto del 2018 ai sindaci ).Fa le passerelle a San Benedetto per la riattivazione della Geriatria e della Cardiologia ma poi impone tagli che determineranno la chiusura di altri servizi.Tutto ciò non è casuale: siamo di fronte ad una strategia che nasce da lontano e che è finalizzata alla riduzione dell’offerta ospedaliera e sanitaria del Sud delle Marche. Agostini chiede aiuto affinché Ceriscioli possa cambiare idea. Di fronte a questa devastazione, in realtà,  è pressoché inutile cercare di far cambiare idea a Ceriscioli. Molto più semplice e d’aiuto per la sanità picena sarebbe cambiare Ceriscioli” conclude il primo cittadino.
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